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Pescara, 23/11/2024
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Data: 11/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scuolabus, bimbo insultato L’autista è stato assolto

TERAMO Due diverse vicende legate al mondo della scuola finiscono allo stesso modo. E' stato assolto dall'accusa di violenza privata l'autista di uno scuolabus che, secondo l'accusa, avrebbe insultato un ragazzino a bordo. Assolto anche un bidello che, sempre secondo la ricostruzione della procura, avrebbe dato uno schiaffo ad un bambino diversamente abile appena sceso dal bus. Le due distinte vicende, accadute, rispettivamente, a Roseto ed Atri, hanno trovato la stessa conclusione. Il giudice Carla Fazzini ha assolto gli imputati (di cui omettiamo le generalità perché coinvolti minori) perché il fatto non sussiste. L'inchiesta a carico dell'autista dello scuolabus racconta fatti che, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti tre anni fa: il conducente del mezzo avrebbe costretto un ragazzino della scuola media a sedersi in fondo al pullmino, esponendolo alle prese in giro tipiche di ragazzini di una certa età. Una vicenda, raccontata anche dal padre in aula, che avrebbe avuto inizio quando il genitore ha chiesto all'autista di non fermare più il mezzo in prossimità di una curva. Da lì sarebbero partiti gli insulti del conducente nei confronti del ragazzino che hanno poi fatto scattare la denuncia del padre e l'inchiesta per violenza privata. Accusa poi caduta durante il dibattimento.
LA VICENDA DI ATRI

La vicenda invece accaduta ad Atri, vedeva imputato un bidello per abuso di mezzi di correzione e lesioni nei confronti di un bambino diversamente abile. Quattro anni fa, secondo la ricostruzione dell'accusa, l'uomo avrebbe dato uno schiaffo e strattonato il piccolo non appena sceso dallo scuolabus perché non voleva entrare a scuola. In aula c'è stato scontro tra le diverse versioni dei fatti: gli insegnanti hanno raccontato di non aver notato nessuno schiaffo da parte del bidello nei confronti del bambino, ma solo uno strattone. Versione in contrasto con quella fornita da genitori e altri ragazzini, che hanno raccontato di aver invece notato lo schiaffo. Alla fine il giudice Carla Fazzini ha dato ragione alla tesi del bidello, assolvendolo perché il fatto non sussiste. L'uomo era anche stato oggetto di provvedimento disciplinare da parte della scuola, sfociato poi in un richiamo verbale. La denuncia era stata presentata dai genitori del bambino diversamente abile.

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