MONTESILVANO Migliorare l’accessibilità della stazione ferroviaria di Montesilvano che, adesso, è ancora vietata ai disabili. Questo l’argomento della seduta di ieri della commissione Sanità, presieduta da Lorenzo Silli. Alla riunione ha preso parte anche Claudio Ferrante, dell’Ufficio Disabili del Comune: era stato Ferrante a puntare l’attenzione sulle carenze in materia di accessibilità della stazione che non ha ascensori per i binari, nonostante siano stati costruiti due vani in cemento che potrebbero contenerli. Dunque, l’unico modo per arrivare ai binari è utilizzare le scale. «Una città attenta alle esigenze dei disabili come Montesilvano», spiega Silli, «non può non avere una stazione ferroviaria accessibile. Ecco perché intendiamo confrontarci con la Rete Ferroviaria dello Stato, affinché anche la nostra stazione venga modernizzata attraverso l’eliminazione di barriere architettoniche, la dotazione di biglietteria e il miglioramento dei servizi igienici». Rfi, la società che gestisce le ferrovie italiane, ha avviato un programma di investimenti di circa 150 milioni di euro per la riqualificazione di 70 stazioni italiane, volto all’abbattimento delle barriere architettoniche, a cui si aggiunge un altro investimento, a partire dal 2016, di 120 milioni di euro per altre 500 stazioni. Tra gli interventi programmati nell’ambito di tali investimenti: l’installazione e l’attivazione di ascensori, l’innalzamento dei marciapiedi per facilitare l’entrata e l’uscita dai treni e la realizzazione di nuove rampe di accesso. «Vogliamo attivare un confronto con Rfi e fare in modo che anche Montesilvano», dice Silli, «possa accedere a tali investimenti e riesca ad entrare anche nel network delle Sale Blu, la rete di assistenza per le persone con ridotta mobilità o disabilità. Montesilvano ha una vocazione turistica molto forte. È necessario quindi che sia una città accessibile e adattabile ad ogni tipo di esigenza».