Per la "parentopoli" del trasporto pubblico locale dovranno risarcire in totale 2.254.500 euro al Comune di Roma. La Corte dei conti del Lazio, presieduta da Ivan De Musso, ha condannato per il danno erariale causato con le assunzioni illegittime di 25 persone: Adalberto Bertucci, ex amministratore delegato di Trambus spa e poi di Atac spa, Tullio Tulli, ex direttore del personale di Trambus, Luca Masciola, succeduto come responsabile delle Risorse umane, e Antonio Marzia, ex ad di Metro spa (incorporata in Atac insieme a Trambus).
Il giudice estensore della sentenza, Chiara Bersani, ha riconosciuto come carenti dei requisiti richiesti per il profilo professionale loro attribuito, tra gli altri, la cubista Giulia Pellegrino (che ha percepito una retribuzione di 2.300 euro mensili), Francesco Bianco, ex esponente dei Nar, e Giorgio Marinelli, figlio del capo scorta di Alemanno, entrambi in possesso di un semplice diploma di scuola media. Per Marco Visconti, invece, la Corte ha dichiarato il difetto di giurisdizione, a favore del giudice ordinario. La Procura contabile contestava all'allora presidente della commissione capitolina Patrimonio e Politiche abitative di aver favorito l'assunzione della sua compagna, Barbara Pesimena, «in assenza di un'adeguata procedura di selezione e accertamento dei suoi requisiti professionali». A rivelarlo è lo stesso Visconti in un'intercettazione acquisita dalla Procura penale nel procedimento che lo vede imputato per abuso d'ufficio insieme a Bertucci, Tulli, Tosques, Di Marzia e Masciola. «La mia compagna è entrata con Bertucci, gli ho dato una mano ai trasporti. So' cose che se so' sempre fatte». Per il collegio giudicante questa frase «appare puramente descrittiva» e nient'altro «risulta depositato dalla Procura a riprova della fondatezza della tesi che le caratteristiche professionali dell'interessata (Pesimena, ndr) non sarebbero adeguate al profilo di assunzione».
Sono stati invece assolti «per infondatezza degli addebiti nei loro confronti» Vincenzo Tosques, responsabile del servizio gestione del personale di Metro, Riccardo Di Luzio, capo dell'ufficio Risorse umane di Atac, e Marco Marinelli, direttore dell'ufficio amministrazione del personale di Atac (gli ultimi due erano già stati prosciolti dal gup).