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Pescara, 23/11/2024
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Data: 21/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il pasticcio Filovia - Filobus, «sui nuovi lotti serve la Via». Del Vecchio: «No a pali e fili, sì a un mezzo ad alta tecnologia». Il centrodestra contro lo stop all’opera, alti rischi di contenzioso. Sospiri incalza il governatore e il presidente Tua, D’Amico. Testa chiede un consiglio straordinario e una commissione.

L’esigenza di indicare un nuovo mezzo in sostituzione del bocciato e fallito Filò ha riacceso la discussione politica sulla filovia. Nella riunione tecnica di due giorni fa il governatore Luciano D’Alfonso ha preso tempo, invitando Regione e Tua (stazione appaltante) a trovare una via d’uscita individuando un mezzo alternativo che sia innovativo sul piano tecnologico ed eviti la moltiplicazione di pali e fili elettrici sul percorso. D’Alfonso ha perciò chiesto il blocco dei bandi per il secondo e del terzo lotto dell’opera, evitando per quanto possibile contenziosi che nessuno ha voglia di affrontare per tempi e costi.
I capigruppo di centrodestra Carlo Masci (Pescara futura), Guerino Testa (Ncd) e Marcello Antonelli (Forza Italia) hanno reagito con una lettera a Francesco Pagnanelli, consigliere Pd, affinché riporti la discussione dell’argomento nella commissione consiliare Gandi Infrastrutture da lui presieduta. «Non è concepibile che il futuro della filovia venga deciso dal presidente della Regione senza il coinvolgimento del consiglio comunale, dunque chiediamo di riaprire il confronto in Commissione e anche la convocazione di una seduta straordinaria di consiglio» ha dichiarato Guerino Testa a nome dell’opposizione. «Assurdo bloccare l’opera» ha aggiunto Berardino Fiorilli di Pescara mi piace. Netta anche la presa di posizione del capogruppo forzista in consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: «Il governatore D’Alfonso non può continuare a tenere i piedi su due staffe sulla vicenda filovia: dica in modo chiaro se intende o meno completare e attivare a Pescara il sistema di trasporto pubblico di massa veloce, già finanziato da vent’anni. Si assuma le proprie responsabilità e dica se intende realmente fermare la gara d’appalto già partita per la progettazione definitiva del secondo e terzo lotto». Sospiri osserva inoltre che «l’unico a poter bloccare quell’appalto e quell’intervento è la stazione appaltante, ovvero la Tua che ha assorbito l’ex Gestione Trasporti Metropolitani, dunque chiediamo ufficialmente al presidente D’Amico se revocherà o meno la gara d’appalto, ricordando che continuare a fermare la filovia determinerà a questo punto un contenzioso con i relativi costi che ricadranno sulle casse pubbliche, ossia sulle tasche dei contribuenti». Il vice sindaco Del Vecchio ammette: «Nessuno può vietare al consiglio comunale di pronunciarsi, anche se le posizioni sono chiare: come sostenuto a suo tempo anche dall’allora sottosegretario Nino Sospiri si vuole un mezzo altamente tecnologico e con il Filò questa caratteristica era venuta meno e questo ha rimesso tutto in discussione. Nessuno vuole pali e fili, ese è vero che solo la Tua può revocare i bandi del secondo e terzo lotto, ricordo a Sospiri che l’intero progetto dovrà passare al vaglio del comitato Via per la valutazione d’impatto ambientale».

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