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Pescara, 23/11/2024
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22/11/2015
AbruzzoQuotidiano
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Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal alla Regione su TUA: “Non ci siamo” |
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“A meno di una settimana dal referendum con il quale non senza difficoltà, i lavoratori si sono convinti che per essere competitivi sul mercato ed assicurare un futuro dignitoso all’azienda pubblica TUA, era necessario da un lato aumentare i livelli produttività e, dall’altro, ridurre le retribuzioni più elevate. Ebbene, il Governatore D’Alfonso ci ha rifilato due sberle che peseranno non poco sui rapporti istituzionali tra il governo regionale e le organizzazioni sindacali”.
Lo affermano Franco Rolandi della Filt Cgil, Alessandro Di Naccio della Fit Cisl, Giuseppe Murinni della Uiltrasporti e Luciano Lizzi della Faisa Cisal.
“La Regione batte cassa: non ci sono le risorse disponibili per assicurare i regolari trasferimenti alle aziende di trasporto pubbliche e private. In una condizione di normalità le stesse aziende avrebbero potuto tamponare tali mancati introiti anticipando con proprie risorse i costi necessari a pagare fornitori e dipendenti, ma in un contesto come quello attuale dove il settore sconta una crisi ormai decennale, l’operazione diventa alquanto ardua. Ancora più complicata se non impossibile quando a dover anticipare risorse è una società appena nata con enormi difficoltà non solo di carattere organizzative ma soprattutto economiche in relazione sia al fardello dei debiti ereditati dall’Arpa che ai tagli alle risorse da destinare al settore imposti dallo stesso governo regionale e dal Governo nazionale. Quanto sopra nonostante le autorevoli rassicurazioni ricevute quando si è trattato di sottoporre alle organizzazioni sindacale il progetto di fusione delle società per incorporazione quale strumento certo ed immediato per il riequilibrio e la stabilizzazione economica della TUA – diono i sindacati -. Come se nulla fosse solo qualche giorno fa, siamo stati messi a conoscenza (e nemmeno formalmente) di questa problematica che ha già prodotto le prime conseguenze negative a scapito dei lavoratori dell’impresa Cerella di Vasto (partecipata gruppo TUA) che da oltre dieci giorni non percepiscono lo stipendio. E c’è da credere che anche per l’azienda TUA ci potrebbero essere problemi e ritardi per l’erogazione degli stipendi ai circa 1600 dipendenti come peraltro appurato nel corso di un confronto tenuto presso la Direzione Generale e da taluni dirigenti che pubblicamente stanno paventando questa possibilità sobillando peraltro lo stesso personale. Il tutto potrebbe essere scongiurato solo in presenza di nuove forme di finanziamento mediante il ricorso a fidi bancari non di facile concessione soprattutto in relazione alla situazione economica/finanziaria dell’azienda unica. Peraltro dette operazioni finanziare giacché urgenti, andrebbero programmate per tempo sapendo che soluzioni e risultati non sono proprio immediati. L’altra sberla è stata rifilata dal Presidente D’Alfonso con la decisione di fermare l’iter sulla filovia non solo sulla strada parco ma anche sui restanti due lotti (2° e 3°) per i quali appena 20 giorni fa il Cda di Tua presieduto da Luciano D’Amico ha deliberato la pubblicazione del relativo bando per assegnare la progettazione dei lavori. Un bando (con scadenza 30 novembre) che peraltro è stato pubblicato sugli organi di stampa anche a diffusione nazionale ed è ancora ben visibile sui siti web delle aziende regionali di trasporto (http://www.arpaonline.it/gare-concorsi/gare-autorizzate.html). Una decisione assurda che ha anche delegittimato l’intero Consiglio di Amministrazione di Tua composto oltre che dal Rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico anche da illustre figure di provata esperienza scelte peraltro dallo stesso Presidente Luciano D’Alfonso (Ing. Gianni Di Vito, Ing Evelina D’Avolio, Dott. Rodolfo De Laurentiis). Per non parlare dei finanziamenti FAS che dopo essere stati sbandierati dalla Regione, andranno sicuramente perduti. E che dire della recente decisione di prolungare il contratto di lavoro al Dirigente Ing. Pierdomenico Fabiani (R.U.P. del progetto filoviario): una decisione ovviamente onerosa assunta dalla società TUA principalmente in funzione della filovia. Il Presidente D’Alfonso con la sua decisione, oltre ad aver ridicolizzato l’organo deliberante di una società regionale che rappresenta la sesta più importante azienda di trasporto locale presente sul territorio nazionale, ha ceduto ad associazioni che per la stragrande maggioranza rappresentano gli interessi di coloro che risiedono con i loro appartamenti sulla strada parco e che in realtà si prefiggono come principale obiettivo non tanto quello di criticare eventualmente la scelta della modalità di trasporto quanto piuttosto quello di impedire che qualsiasi mezzo di trasporto pubblico locale possa percorrere quella strada preservando alla stessa (così come si legge oggi in una nota del PD di Montesilvano) “una consolidata funzionalità sociale, pedonale e ciclabile”. Una cosa è certa: D’Alfonso e la sua Giunta non si azzardino a chiedere il conto ai lavoratori di TUA per gli ingenti investimenti già effettuati, per i contenziosi che inevitabilmente fioccheranno e per il danno d’immagine nazionale ed internazionale che questa decisione determinerà per la sesta azienda nazionale di trasporto locale. Rimaniamo in attesa della convocazione di un incontro urgente di cui alla richiesta formulata mercoledì scorso fino ad oggi non riscontrata”.
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