TERAMO Capita anche questo al servizio di trasporto locale a Teramo: che i viaggiatori restino appiedati su alcune tratte e che in alcuni casi i bus viaggino oltre il limite con- sentito perché saltano le corse bis che si riferiscono soprattutto agli studenti. «La situazione è preoccupante -segnala Aurelio Di Eugenio della segreteria regionale della Filt Cgil- C'è difficoltà ad assicurare i servizi perché mancano i pezzi ricambio nelle autofficine e passa diverso tempo prima di ottenerli. I mezzi hanno una certa età, in certi casi si sono soppresse delle corse e i viaggiatori tuttora corrono il rischio di non poter utilizzare il servizio». Questa la dura analisi del sindacalista, che prende di mira anche le corse bis «spesso saltate, con la conseguenza che il mezzo che segue viaggi poi con più utenti del consentito, con tutta la pericolosità del caso: l'azienda unica Tua si presenta coi soliti problemi di sempre». A detta dell'Istat la provincia di Teramo ha il numero minore di utenti che durante l'anno fa uso dei mezzi pubblici (1,9 milioni contro i 9 complessivi in Abruzzo). Secondo Di Eugenio è poi alto il tasso di evasione tariffaria, che di regola si attesta sul 30% ma che in alcune tratte (Giulianova-Pescara, Teramo-Giulianova, o in Vibrata) arriva al 50%. «Inoltre il pendolarismo, causa la crisi eccezionale nel nostro territorio, è diminuito di molto, e questo si traduce in tanti utenti in meno». E il Governo per il 2016 taglierà di 12 milioni di euro gli stanziamenti regionali (8 riguarderanno l’azienda Tua): i relativi contributi saranno decisi per provincia in base al numero dei trasportati, «e qui nel Teramano, appunto, ci saranno minori entrate. E a questo va aggiunto il minore introito causato dall’evasione del biglietto». Un modo per combattere i portoghesi Di Eugenio ce l'ha: «Fare in modo che il personale possa emettere i biglietti a bordo intercettando chi ne è sprovvisto». Questo tipo di procedura è già in atto in alcune tratte montane e ha dato segnali confortanti.