Uno studente di 15 anni che fa 4 chilometri a piedi sotto la pioggia da Palmarola fino alla stazione di Ottavia per andare a scuola. Decine di pendolari a piedi su via di Valle Muricana, zona Prima Porta (non ci sono neanche i marciapiedi) per arrivare alla Giustiniana. Il quadrante nord della capitale ieri si è svegliato senza bus. Un centinaio di dipendenti della Roma Tpl ha “occupato” il deposito di via della Maglianella e bloccato l’uscita di oltre 100 mezzi pubblici. Trentacinque linee che quotidianamente servono l’area nord della città totalmente soppresse dall’alba, altre 5 a singhiozzo, interi quartieri tagliati fuori. I lavoratori rischiano una denuncia per interruzione di pubblico servizio. E ieri nuovo calvario per i pendolari della Roma-Lido e anche sciopero del Cotral.
I DISAGI
Al deposito sono arrivate diverse pattuglie della polizia per la protesta spontanea dei lavoratori. Per tutta al giornata nessun mezzo è uscito. «Continui ritardi nei pagamenti degli stipendi, si aspetta ancora quello di ottobre, una procedura di licenziamento per 143 persone, sospesi i premi di produzione» commentava Marco Rodari, Rsu Filt-Cgil. «I lavoratori sono psicologicamente provati dai mancati pagamenti, dalle aggressioni, non se la sentono di prestare servizio in queste condizioni» diceva ieri Renzo Coppini segretario del Sul di Roma e Lazio. I disagi sono stati enormi. «Centinaia di persone rimaste a piedi camminavano sotto la pioggia» raccontava ieri Massimo Bandini, pendolare di Prima Porta. Tante le segnalazioni arrivate al presidente del XIV municipio Valerio Barletta: «Il quadrante nord paralizzato, migliaia di persone studenti e pendolari a piedi, Selva Candida, Palmarola, Ottavia, Lucchina tagliate fuori». Caos ai capolinea di Cornelia, Battistini, in tanti rimasti a piedi a Casalotti, Boccea, Monte Mario. Oggi si potrebbe replicare. Non solo: la protesta si estende al deposito di via Raffaele Costi (i bus servono la zona est) dove alle 4 del mattino ci sarà un’assemblea con Cgil, Cisl e Uil (ieri sera i primi blocchi). Barletta ha chiesto l’intervento del commissario Tronca. Roma Tpl ha un credito verso il Comune di diversi milioni di euro per il servizio offerto. «Giovedì ho incontrato il commissario, si è rimessa in moto la macchina comunale per l’avvio delle attività propedeutiche per risolvere le pendenze» dice Marco Cialone direttore generale Roma Tpl. Si parla di 60 milioni di euro. «Inoltre - aggiunge - non sono licenziamenti, ma esuberi». «La situazione dei lavoratori è inaccettabile» il commento di Fabrizio Ghera e Andrea De Priamo, Fdi-An. Caos ieri sulla Roma-Lido con attese di oltre 30 minuti per «indisponibilità dei treni per cause tecniche» faceva sapere l’Atac. Ed è esplosa l’ira dei pendolari. «La situazione non è più sostenibile – diceva Alessandro Meta del comitato Acilia Sud 2000 – intorno alle 8,30, sulla banchina della stazione di Acilia c’erano 700 persone».