PESCARA L’ottanta per cento dei passeggeri dell’aeroporto d’Abruzzo vola con Ryanair: quindi circa 480mila persone delle 540mila che da due anni a questa parte salgono in media sugli aerei in decollo da Pescara. I dati emergono durante l’incontro che la società aerea low cost irlandese ha organizzato per annunciare l’avvio della programmazione estiva 2016 dallo scalo gestito dalla Saga, la società regionale aeroportuale. E tutto questo mentre il prossimo giugno scade il contratto proprio tra Ryanair e la Saga. Con sette mesi d’anticipo, mr. Michael O’Leary, fondatore e patron della società aerea, invia a Pescara il sales & marketing executive Giuseppe Belladone per fargli dire che conta di trovare quanto prima una soluzione con Saga e annunciare la conferma delle sette rotte tradizionali estive 2016 per Barcellona, Bruxelles, Dusseldorf, Francoforte, Londra, Milano e Parigi: 31 voli settimanali, nel periodo aprile-ottobre i cui biglietti si possono già acquistare online (100mila posti da 19,90 euro, sono prenotabili entro la mezzanotte di lunedì). La compagnia punta a raggiungere «l'obiettivo dei 500mila passeggeri all'anno, un dato che», come ripetuto anche negli anni scorsi, «secondo uno studio dell'Airports Council International (Aci), sostiene 375 posti di lavoro nell'indotto aeroportuale». La domanda è: come fa Ryanair ad avviare la campagna estiva 2016 senza avere la certezza del contratto con Saga? «Queste sono solo speculazioni, di certo c’è che noi confermiamo le rotte dell’anno scorso», è la risposta. Se fossero davvero speculazioni Ryanair non avrebbe giocato così d’anticipo facendo, di contro, leva sui numeri che così come sono stati forniti fanno sembrare l’aeroporto sempre più low cost-dipendente, malgrado il piano industriale punti a rafforzare il gemellaggio con un hub internazionale come Roma-Fiumicino. In ballo c’è un’alleanza che dura 14 anni e un contratto che incide – tra marketing, handling, contributi passeggeri – nelle casse della Saga (cioé la Regione) per complessivi 5milioni (circa) di euro (oltre al saldo tra crediti e debiti). Tanto che il cda aveva paventato la possibilità di ricorrere a una manifestazione d’interesse per eventuali nuove rotte. Chissà se tutta questa certezza di Ryanair derivi dal fatto che la società è disposta a continuare a lavorare a Pescara anche senza contratto... «A partire dall'inverno 2016», sottolinea Belladone, «si potrà riparlare di nuove rotte, magari ripristinando il collegamento per la Sardegna, come già detto da Michael O’Leary nel corso dell’incontro a Pescara nei mesi scorsi». Intanto c’è Wizzair che comincia a fare i conti con il volo di Bucarest: pochi i passeggeri. Finirà il 10 gennaio.