ROMA Inizia l’era di Renato Mazzoncini alla guida di Ferrovie dello Stato. L’ingegnere bresciano già alla guida di Busitalia è stato designato amministratore delegato del Gruppo. L’indicazione è arrivata dall’assemblea che si è riunita ieri in serata nominando il nuovo consiglio di amministrazione, che si riduce a 7 membri. Nuovo presidente è una donna, la prima nella storia delle Ferrovie: Gioia Ghezzi, il cui nome è spuntato quasi a sorpresa (le attese della vigilia erano per un altro nome, sempre femminile, Simonetta Giordani), ma in linea con la pratica attuata con le ultime nomine del Tesoro per le grandi partecipate pubbliche. L’assemblea delle Ferrovie si è svolta ieri senza alcun preannuncio ufficiale da parte dell’azionista, il ministero dell’economia. Che i tempi fossero stretti lo si era capito dalle indicazioni fornite giovedì (l’azienda aveva detto che si sarebbe svolta al più presto e il ministro Padoan aveva promesso che avrebbe provveduto «rapidamente» alla nomina del management), dopo le dimissioni del consiglio d’amministrazione con il conseguente azzeramento dei vertici, ma in molti si aspettavano una convocazione per lunedì. A parte l’arrivo di Mazzoncini (e l’uscita di Vittorio Belingardi Clusoni), infatti, i consiglieri sono gli stessi del precedente cda. Queste nomine dovrebbero ora permettere di sbloccare, almeno secondo le intenzioni del governo, lo stallo che ha caratterizzato fino ad oggi il lavoro sulla privatizzazione di Ferrovie dello Stato.