Per ripristinare la circolazione sulla Statale 650 - Trignina saranno necessari tra 10 e 15 giorni di lavoro a partire da oggi, data di inizio dei lavori. È quanto emerso ieri mattina in un vertice tenutosi sul posto del crollo tra Anas, Polizia stradale e Comune di Lentella. Per tornare alla normalità ed evitare nuovi crolli non sarà sufficiente ricreare il terrapieno sfondato dalla furia del fiume Treste. All’interno di questo, per fare volume, c’erano anche i piloni del vecchio ponte inabissatosi nell’estate del 2007; la nuova struttura completata l’anno dopo ha retto all’urto. I lavori questa volta si concentreranno anche sul letto del fiume, per un importo di circa mezzo milione. Insomma, tutto quello che si sarebbe dovuto fare dopo gli eventi dello scorso marzo, quando lo stesso torrente scavò fino a 200 metri dalla strada facendo collassare una cabina del metano. Il sindaco di Lentella, Carlo Moro, in contatto con Luciano D’Alfonso ha spiegato: «Il presidente ha assicurato decreti urgenti anche per la fondovalle Treste interrotta in due punti e per la Provinciale interna che dovrà assorbire parte del traffico deviato dalla Statale». Dalla mattina di venerdì scorso auto e mezzi pesanti percorrono autentiche mulattiere: ora si interverrà anche lì per evitare nuovi problemi. Anche per questo, nel frattempo, chi arriva da Isernia deve svoltare in Molise sull’asse Mafalda-Montenero di Bisaccia-Statale 16. Esclusa una riapertura parziale della Trignina a senso unico alternato.
LE CONSEGUENZE DEL MALTEMPOLo strascico del maltempo intanto continua a farsi sentire su tutto il territorio. Ieri sera in territorio di Celenza una voragine si è aperta nel terrapieno che precede sul torrente Monnola: senso unico alternato con semaforo. A Vasto, poi, una donna ha dovuto lasciare la propria abitazione nel centro storico dopo il crollo del tetto sull’appartamento superiore fortunatamente disabitato. Le attività delle località costiere contano i danni. Al loro fianco si è schierata Confcommercio che ha invocato l’aiuto del presidente D’Alfonso. Tra le zone più colpite c’è il lungomare di Casalbordino; domani se ne parlerà in un vertice in Regione. A San Salvo Marina è stata una mattinata di lavoro per le pompe idrovore che la seconda volta in sei mesi hanno dovuto liberare i residence dall’acqua del torrente Buonanotte esondato. Nel frattempo, bisogna fare i conti anche con chi non rispetta i divieti imposti sulla Trignina. Nella notte diversi automobilisti si sono avventurati nelle zone chiuse al traffico sfiorando tragici incidenti. Ora squadre di Protezione civile vigileranno.