ALBA ADRIATICA Gli atti vandalici nella stazione di Alba Adriatica sembrano non finire mai. Un nuovo caso, infatti, è accaduto nei giorni scorsi, quando ignoti hanno imbrattato i muri con le bombolette spray, divelto le stampe di promozione turistica e distrutto alcuni pezzi di arredamento, tra cui un cestino dell’immondizia scardinato dal muro. Ma il vandalismo non è l’unico problema della stazione: le Ferrovie dello Stato, infatti, nei giorni scorsi hanno deciso di rimuovere i sedili nella sala d’aspetto, per scoraggiare il bivacco notturno al suo interno. A poco, infatti, sembra servire la chiusura notturna dell’importante struttura che serve tutta la Val Vibrata, in quanto chiunque riesce ad entrare lo stesso e fare i propri comodi senza controllo. E il degrado sembra avanzare, mentre arretra il decoro. La Pro loco, insieme alle due associazioni con cui condivide gli uffici all’interno dell’edificio ferroviario, Radio Taxi e Costa dei Parchi, è chiamata ad un’ennesima sistemazione degli interni che sembra praticamente inutile, visto che poco potrà durare. Nonostante gli sforzi dei volontari delle tre associazioni, del resto, le Ferrovie sono state costrette anche a chiudere i bagni, troppo spesso devastati dai vandali. La sala d’aspetto, invece, solo pochi mesi fa aveva visto ignoti mandare in frantumi una finestra e “divertirsi” nella distruzione degli interni. Un’immagine terribile, per una stazione importante che è crocevia di centinaia di pendolari ogni giorno e di migliaia di turisti in estate. Ma che è anche snodo del traffico di stupefacenti della zona, come raccontano la cronaca e gli stessi esponenti delle tre associazioni, e ricettacolo di “balordi”, oltre che di senzatetto che cercano riparo. Per tutto questo, le due settimane che bisogna ancora aspettare prima che il sistema di videosorveglianza comunale entri ufficialmente in servizio, sono attese con ansia da chi gestisce la stazione. Le telecamere del Comune, già installate nelle scorse settimane dalla ditta bergamasca che ha vinto l’appalto, si affacciano all’esterno su via Principe Umberto e viale Regina Margherita, aggiungendosi alle telecamere già in funzione delle Ferrovie, che tengono invece sotto osservazione i binari. Mossa fondamentale, quella della videosorveglianza, visto anche il progetto ripreso ultimamente dalla Pro loco albense di sistemare e rendere vivibile il secondo piano della stazione chiuso da anni, per farne un ostello che riporti le persone nell’area anche nelle ore notturne, forse già a partire dalla prossima stagione estiva.