Marsica – Ancora disservizi a danno degli utenti dell’azienda pubblica di trasporti ex Arpa, cui l’unificazione con altre aziende del settore nel nuovo soggetto regionale Tua, l’Azienda del Trasporto unico abruzzese, non sembra aver portato grande giovamento, almeno attualmente ed almeno per quanto riguarda l’efficienza dei servizi.
Questo, alla luce dei ripetuti disagi causati ai viaggiatori, ai pendolari ed in particolare agli studenti, che più volte hanno protestato per le condizioni di viaggio e per i frequenti guasti ai mezzi che in più riprese si sono tradotti in ritardi.
La segnalazione oggi arriva dalla corsa delle 7 che viene utilizzata dagli studenti sulla tratta Avezzano – Magliano de’ Marsi – Tagliacozzo: il capolinea per decine di ragazzi è stato Magliano de’ Marsi. ” Si è rotto il diretto”, raccontano alcuni viaggiatori, ” non è stato sostituito e siamo costretti a viaggiare come sardine senza aria. Stamattina circa 70 persone sono dovute scendere a Magliano”. I ragazzi appiedati hanno dovuto attendere e stiparsi negli autobus della corsa successiva in partenza da Avezzano, circa un’ora dopo.
Inutile per noi cercare di contattare i numeri aziendali messi a disposizione del pubblico per informazioni: nessuna risposta dagli uffici di Avezzano, mentre le chiamate al numero verde – per la gioia degli utenti raggiungibile pure da cellulare- cadono nel vuoto.
Impossibile appurare se sia stato predisposto un mezzo sostitutivo, impossibile contattare un responsabile per chiarimenti: diverse chiamate, per un totale di 46 minuti di ascolto della voce guida che invita graziosamente ad “attendere per non perdere la priorità acquisita” e poi comunica che gli operatori sono tutti occupati, rafforzando la tesi che circola tra i pendolari, cioè che gli operatori del servizio informazioni dell’Arpa ( ora Tua) in realtà siano una leggenda metropolitana, ci convincono a desistere. Quarantasei minuti di ripetuta, inutile attesa, sono capaci di rendere inviso anche un capolavoro qual è Yesterday, l’intramontabile brano dei Beatles che l’azienda si premura di farci ascoltare – puntualmente, questo sì – chiamando il suo numero verde.