Annullata la procedura per l’affidamento dela progettazione del secondo e terzo lotto della filovia. La società Tua, subentrata alla Gtm come stazione appaltante per conto della Regione, ha preso questa decisione giusto in tempo per scongiurare il via alla presentazione delle offerte. La notizia è subito rimbalzata sui social network facendo esultare i comitati cittadini che da sempre si battono contro il progetto del filobus. L’associazione Strada parco forever ha addirittura postato sulla propria pagina Facebook il provvedimento di Tua firmato dal responsabile del procedimento, dottor Paolo Marino, prendendolo dal sito della Sangritana. «Bravi i ragazzi del glorioso gruppo» ha scritto Ivano Angiolelli. Una battaglia sostenuta e condivisa anche dal presidente del consiglio comunale, Antonio Blasioli.
La decisione presa ieri dal cda di Tua era annunciata dal 20 novembre scorso, quando il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha invitato la stazione appaltante a trovare una via d’uscita al problema della sostituzione del Filò, individuando un mezzo alternativo innovativo sul piano tecnologico e in grado di viaggiare senza l’ausilio di quei pali e fili che hanno reso l’opera impattante oltre ogni ragionevole limite.
La domanda che oggi tutti si pongono è cosa succederà adesso. Molto ovvero tutto dipenderà dai rapporti tra Tua e Alpic, la società subentrata a Balfour Beatty e Apts dopo il fallimento di quest’ultima, che a tutt’oggi è titolare del cantiere bloccato, ma mai chiuso. «Contiamo di approdare a una risoluzione consensuale, siamo alle ultime battute di una trattativa che riguarda solo la fornitura dei mezzi ed è perciò limitata al primo lotto» ha commentato fiducioso il presidente di Tua, professor Luciano D’Amico. Lo stesso presidente ha aggiunto che «bisognerà però attendere l’anno nuovo» e che «andranno poi reperite nuove risorse per finanziare i due lotti successivi». In Comune la vicenda è seguita con apprensione e un filo di sano scetticismo. «Temo il contenzioso senza fine - ha detto il vice sindaco Enzo Del Vecchio -. Parliamo di un’opera che ha dribblato la Via, valutazione d’impatto ambientale, con la giustificazione che andava eseguita sul progetto complessivo e non solo sul primo lotto. Come faccio a progettare i lotti successivi se non so quale mezzo utilizzare? E’ un vero pastrocchio e spero che Tua assolva al meglio il suo compito» ha concluso Del Vecchio. Il Comune tra l’altro spera nella rapida uscita di scena dell’Alpic in modo da recuperare la disponibilità della strada parco su cui piazzare il mercato rionale del mercoledì.