Qualcosa si muove, ma in sostanza l’Italia resta ancora al palo in Europa nel processo di liberalizzazione del mercato con una percentuale del 67%: anche nel 2015 è al tredicesimo posto nella classifica Ue, stilata annualmente dall’Istituto Bruno Leoni. Un posto, che diventa l’ultimo se il paragone viene fatto nella Ue a 15. Una situazione di stallo che però, precisa l’Istituto, visti i tempi di raccolta dei dati non tiene conto di interventi recenti come il Jobs act e degli effetti che potrà avere, quando approvato, il ddl concorrenza. Nel 2016, prevede l’Ibl, se ne dovrebbero vedere i primi frutti. Ecco perché infatti nell’indice 2015 per quanto riguarda il mercato del lavoro l’Italia è ancora al terzultimo posto anche se recupera una posizione rispetto alla Spagna. I miglioramenti registrati sono nelle tlc, nei trasporti aerei e ferroviari e nelle assicurazioni.