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Pescara, 23/11/2024
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02/12/2015
Il Centro
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Treno veloce, la Marsica già litiga. Mazzocchi, Alfonsi e i pendolari, ognuno reclama una fermata |
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AVEZZANO Si infiamma la polemica tra i pendolari per l’istituzione del treno veloce Pescara-Roma. Stando a quanto annunciato dal consigliere regionale Camillo D’Alessandro non farà tappa nella Marsica. Tanti gli interventi da parte dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali che chiedono a gran voce di far fermare il treno in alcune delle principali stazioni del territorio per non penalizzare centinaia di pendolari. «Il servizio di qualità, come si spera che sia offerto, è ambito tanto a Tagliacozzo, quanto a Celano o ad Avezzano e, magari, se migliorano i tempi di percorrenza, anche coloro che utilizzano l’auto propria potrebbero essere interessati a cambiare abitudine», hanno commentato i consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi, «non è più tempo di cercare il contentino per la propria zona elettorale di riferimento, per quanto possiamo esserne tentati, ma tutta la Marsica deve rientrare in un piano organico tale che sia ottimizzata l’offerta di trasporto ai tanti utenti che pretendono, giustamente, attenzione e razionalità dalle scelte aziendali e politiche. Si è partiti con la nuova, ma già vecchia Tua (ex Arpa) per il trasporto su gomma con i maggiori tagli sulle corse previsti proprio nella Marsica. Ora tocca anche ai treni? Questo è il progetto Marsica? Il tutto nell’assenza di interventi degli esponenti politici del Pd locale come, il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio». Tante le polemiche e gli interventi da parte di chi il treno lo prende ogni giorno per andare verso la capitale a lavorare o a studiare. «Per l’inutile buffonata di velocizzare un treno sull’intera linea Roma-Pescara, 3 ore anziché 4, per collegare l’Adriatico al Tirreno, il regionale 7325 preso da quasi 100 persone alla stazione di Tagliacozzo alle 7.05 e da quasi altrettante nella stazione di Carsoli, non sarà più disponibile», ha precisato Vincenzo Giovagnorio, «una presa in giro demenziale soprattutto per i pendolari della Marsica che restano esclusi e danneggiati dalla positività sbandierata dagli amministratori regionali».
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