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Pescara, 23/11/2024
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Data: 02/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Esercenti, obbligo del Pos. Col bancomat anche sotto i 5 euro. Possibili micropagamenti con carte di debito e credito .

ROMA Il caffè al bar sotto casa o il giornale all’edicola deve poter essere pagato anche con il bancomat. La proposta è contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal Pd che punta ad abolire la soglia dei 30 euro al di sotto della quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici, taglia le commissioni per gli acquisti al di sotto dei 5 euro e prevede multe per gli esercenti che non si dotano o non consentono di usare i pos. È la risposta del Pd all’aumento della soglia per il contante a 3.000 euro voluto dal partner di maggioranza Area Popolare ed anche una delle novità, mal digerita da parte dell’opposizione per le possibili ripercussioni negative sui commercianti, del pacchetto di 4.900 modifiche alla manovra presentate alla Camera. Circa 1.600 emendamenti, intanto, sono già finiti sotto la scure della inammissibilità per estraneità di materia o per mancanza di copertura. Resterebbero, quindi, poco più di 3.300 proposte da valutare. Tra questi spicca il bonus bebè richiesto con forza da Ap che punta ad introdurre «in via sperimentale per tre anni» una deduzione «fino all’80% delle spese sostenute per la cura e la tutela della salute della mamma e del bambino dopo il parto». Ci sono poi gli emendamenti del governo che, intanto, sorride per il «successo della voluntary disclosure» per regolarizzare i capitali detenuti all’estero: una nota del Mef annuncia che sono stati raggiunti 3,8 mld di gettito. Di questi solo 1,5 miliardi sono già impegnati e quindi emergono risorse che potrebbero dare spazio di manovra per nuovi interventi. Alla Camera c’è poi attesa per il dl «salva-banche» approvato nei giorni scorsi e che, come annunciato, sarà «assorbito» nella Legge di Stabilità. Il provvedimento potrebbe arrivare in commissione in queste ore in modo da poter essere «valutato con attenzione da tutti i gruppi». Secondo fonti parlamentari, resterebbero due nodi ancora da definire: le modalità di funzionamento del fondo costituito dalle banche italiane per salvare i quattro istituti di credito oggetto dell’operazione; e le misure di salvaguardia per i piccoli obbligazionisti le cui obbligazioni potrebbero finire nella cosiddetta «bad bank». L’Abi fa sentire la sua voce. Nessun «regalo» alle banche, ma una norma «che eviti altre penalizzazioni agli istituti che operano in Italia già pesantemente gravati dai salvataggi recentissimi. Nel governo, intanto, si starebbe guardando con interesse all’idea di introdurre l’uso del pagamento elettronico per le piccole spese. L’emendamento porta la firma del deputato dem Sergio Boccadutri. «Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione», spiega l’esponente dem. Ma non è di questo avviso l’opposizione. La Lega parla di «regalo alle banche».

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