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Data: 04/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Carrozzine nell’aula del Comune per chiedere una città più giusta. Deciso all’unanimità di adottare entro giugno il piano per abbattere le barriere architettoniche. L’associazione dei disabili: «Non vi daremo tregua, qui sono stati violati diritti umani elementari»

TERAMO Entro fine giugno il Comune adotterà il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. È l’impegno preso all’unanimità nel consiglio comunale straordinario di ieri alla presenza dei rappresentanti dell’associazione “Carrozzine determinate”. La seduta, seguita alle manifestazioni durante le quali gli amministratori su invito dell’associazione hanno sperimentato le difficoltà di accesso ad uffici e locali pubblici per chi è costretto in carrozzina, è culminata nel voto della delibera in cui sono recepite le sollecitazioni rivolte alla politica dai disabili. Oltre all’adozione del piano, il provvedimento fissa altri adempimenti destinati a garantire dignità e pieno diritto di cittadinanza a chi ha limitate o nulle capacità di movimento. Tra questi rientrano la nomina del disability manager, un tecnico addetto agli interventi per migliorare l’accessibilità di uffici e di strutture pubbliche, l’adozione di misure come sgravi fiscali per incentivare l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle attività commerciali, nonché la costituzione di una consulta e di una commissione sulla disabilità. L’approvazione della delibera è stata preceduta da un dibattito che ha accomunato maggioranza e opposizione nella volontà di superare le ingiustizie evidenziate da “Carrozzine determinate”. «Da anni tutte le opere pubbliche prevedono l’assenza o l'abbattimento delle barriere architettoniche», ha detto il sindaco Maurizio Brucchi, «ma fino a quando non mi sono seduto sulla carrozzina non ho capito». Quell’esperienza, ha aggiunto il primo cittadino, «mi ha fatto aprire gli occhi e capire che c’è ancora molto da fare: è cambiato il mio modo di vedere questa situazione». Parole che non hanno ammorbidito l’analisi da parte del presidente di “Carrozzine determinate” Claudio Ferrante. «Molti cittadini ci hanno incoraggiato e si sono scusati perché questa città non ha rispettato norme nazionali e internazionali», ha fatto notare, «negando l'accessibilità non solo ai diversamente abili ma a un’ampia fetta della popolazione che non può muoversi liberamente». L’associazione vigilerà sul rispetto degli impegni presi dagli amministratori. «Non vi daremo tregua perché in questa città sono stati violati diritti umani elementari», ha detto Ferrante citando il caso di Enzo Cipolloni, il disabile teramano che per primo ha denunciato l'inaccessibilità di esercizi pubblici e uffici. «Avete distrutto la sua autostima e calpestato la sua dignità», ha concluso Ferrante, «chiede solo di vivere e non potete rispondere con limiti normativi e vincoli di bilancio». Le difficoltà e le frustrazioni quotidiane che subiscono i disabili sono state richiamate anche dalle toccanti parole di Enzo. «Ho dovuto sentirmi anche la ramanzina di un’autista del bus», ha raccontato il giovane disabile, «perché secondo lui devo essere sempre accompagnato: ma a che mi serve la carrozzina se non posso muovermi da solo?».

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