ALANNO Si è fermata, ieri mattina, l’intera comunità di Alanno Scalo per l’addio a Roberto Gagliardone, l’autista della Gtm di 47 anni ucciso giovedì mattina sull’Asse attrezzato mentre andava a lavorare alla guida della sua Lancia Lybra, che si è scontrata frontalmente con un’auto che percorreva il raccordo autostradale contromano, condotta da un coetaneo di Pianella, Moreno D’Amico, morto anche lui sul colpo nello spaventoso schianto. Più di mille persone assiepate dentro e fuori la chiesa di Cristo Re dell’Universo. Tanti in lacrime, per l’ultimo saluto a Roberto, che tutti in paese conoscevano e stimavano per le svariate attività che svolgeva da anni al servizio della comunità. Oltre che dedicarsi alla sua amata famiglia – la moglie Cecilia, i figli Alessandro, 11 anni, e Aurora, di 6, la mamma Maria e il fratello Paolo – e al suo lavoro di conducente dei bus, a Pescara, Gagliardone dedicava parte del suo tempo agli altri e di prodigarsi nelle attività di volontariato con la protezione civile e con la Misericordia. Impegnato era anche in politica, nel Pd, partito che guidava a livello locale come segretario cittadino. Al suo funerale hanno partecipato centinaia di persone in divisa per rendere omaggio all’amico e compagno con il quale hanno condiviso momenti di impegno lavorativo e sociale. C’erano i volontari della Misericordia e della protezione civile arrivati anche da altri Comuni, tra cui anche l’ex vice sindaco di Pescara, Berardino Forilli. C’erano decine di autisti della Gtm, tutti con la divisa da lavoro, arrivati ad Alanno con un pullman messo a disposizione dall'azienda per il doloroso evento. C’erano esponenti del Partito democratico, di ogni ordine e grado, dal governatore Luciano D’Alfonso, che il «ragazzo d’oro Roberto» conosceva da anni e ne apprezzava proprio l’impegno per il bene comune. Il presidente ha annunciato che intende organizzare una manifestazione in suo ricordo. C’erano l'assessore regionale Donato Di Matteo, tra i primi ad arrivare davanti alla chiesa, il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, alla segretaria provinciale del partito Francesca Ciafardini. Presente tutta l’amministrazione comunale di Alanno, con il sindaco Vincenzo De Melis, che di Roberto Gagliardone è stato insegnante alle scuole superiori. «Ho quasi 70 anni», le parole del primo cittadino, «nella vita ne ho viste tante, ma quando ieri sono andato all'obitorio mi sono messo a piangere, non ce l’ho fatta a trattenermi. Una tragedia che è più di una disgrazia, una disgrazia secondo me è una cosa diversa. Non doveva accadere. Non si può accettare. Un giovane bravissimo, onesto, simpatico, impegnato socialmente, amava la sua famiglia. Che adesso è straziata. Un triste destino, pensare che anche il padre di Roberto morì in un incidente stradale, quando lui aveva all’incirca 17 anni». «Voi bambini avrete sempre papà accanto, qualsiasi cosa facciate nella vostra vita e dovunque andrete», ha detto il parroco, don Nicola Della Rocca durante l’omelia, rivolto ai figli di Gagliardone. Al suo papà volato in cielo, il piccolo Alessandro ha voluto dedicare una letterina, postata anche su Facebook: «Anche lui da ragazzo ha perso il papà in un incidente ma non si è demoralizzato. Anzi, è diventato più forte e coraggioso per aiutare la sua famiglia. Anche noi dobbiamo fare come lui in modo da renderlo orgoglioso di noi. Papà, ti vogliamo bene, sei un grande». Le parole scritte dal bambino, pronunciate al microfono durante la messa funebre, sono state accolte da un lungo applauso. Un altro applauso ha poi salutato, sotto un cielo plumbeo, il feretro all’uscita dalla chiesa di Cristo Re, prima dell’ultimo viaggio verso il cimitero di Alanno.