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Pescara, 23/11/2024
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Data: 06/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Cialente: ecco perché serve quel ponte. Il sindaco: fra qualche anno avremo uno dei centri storici più belli d’Europa, vanno trovate alternative serie alla viabilità

L’AQUILA Con due giorni di anticipo sulla data tradizionale dell'8 dicembre, parte oggi la stagione invernale della stazione sciistica di Campo Imperatore, anche se con gli impianti a ranghi ridotti, a causa della neve insufficiente. Saranno aperte, in base a quanto ha reso noto il Centro turistico Gran Sasso, solo le piste Genziana e Mirtillo e la funivia di Fonte Cerreto effettuerà corse ogni 30 minuti, a partire dalle 8 nei giorni festivi, e dalle 8.30 nei giorni feriali. L'ultima corsa alle ore 17, in attesa che l'Ustif collaudi il nuovo impianto di illuminazione. (r.s.)L’AQUILA «Dietro quest’opera vi è l’idea della città del futuro». Il sindaco Massimo Cialente è stato il primo ad abbracciare il progetto del ponte di collegamento fra la Mausonia e la zona di Porta Napoli, coinvolgendo il governatore Luciano D’Alfonso. E’ bastato poco, per infiammare il dibattito su questa iniziativa e il primo cittadino invita la cittadinanza a scegliere e a sconfiggere paure e luoghi comuni sull’impatto ambientale. «Se pensiamo che L'Aquila sarà una delle città con il centro storico più bello d'Europa» esordisce il sindaco «una città smart, con una mobilità caratterizzata da un efficace servizio pubblico, biciclette a pedalata assistita, bassa emissione di gas di scarico, pedonalizzazione, traffico di autoveicoli ridotto al massimo, dobbiamo pensare a realizzare percorsi alternativi per l'attraversamento del capoluogo, alleggerire i percorsi interni, abbattere il congestionamento del traffico e quindi le emissioni di gas e polveri sottili». Il tutto va studiato, secondo Cialente, senza infingimenti, partendo dai dati e dalla realtà: «L'Aquila è da sempre attraversata da una strada nazionale: la statale 17, che penetra nel tessuto urbanizzato dalla rotatoria di Coppito, prende il nome di Viale Corrado IV, poi via XX Settembre, Viale Crispi, Porta Napoli, e di nuovo statale 17. Il tratto urbano, quindi, è caricato da due mobilità: quella cittadina, con importanti attrattori – tribunale, area direzionale di via Filomusi Guelfi, Inps, consiglio regionale – nonché il traffico diretto ad est, sino a Pescara. L'uscita del casello ovest dell'Autostrada dei Parchi è nel cuore ormai della città. Se un'auto proviene da Roma, per raggiungere il centro storico deve necessariamente percorrere tale tragitto, fino al parcheggio di Collemaggio. L'alternativa è viale della Croce Rossa, altro percorso sempre sovraccarico. Da molti anni si è posto il problema di una variante sud alla città, che ne evitasse appunto l'attraversamento: la Mausonia, che partendo dal nucleo industriale-direzionale di Pile, giunta ormai al bivio per Lucoli e Sassa, unisse anche il nucleo industriale di Bazzano, continuando sino a ricongiungersi alla ss 17 all'altezza di Poggio Picenze. E ormai ci siamo». Cialente sottolinea come gli attuali accessi, tra centro e Mausonia, siano scomodi e poco adatti allo scorrimento, per arrivare a descrivere i vantaggi della nuova opera: «In un minuto e mezzo, dal parcheggio di Collemaggio, si raggiungerebbe la Mausonia. Abbiamo cronometrato in alcune ore il percorso dall'imbocco della galleria alla sede della Dompé: 4 minuti, massimo 5. E non si percorre via XX settembre, Viale Corrado IV, statale 17, sino alla rotatoria di Coppito e sino alla successiva per il nucleo industriale. Percorso che può richiedere anche venti-trenta minuti di coda. Lo stesso se si vuole andare al nucleo industriale di Bazzano o verso Bagno o Pescara. Con la realizzazione del ponte e lo spostamento dell'uscita L'Aquila ovest a Pile, nei pressi dello stabilimento Thales Alenia, avremmo due vantaggi: nessun attraversamento della città da parte del traffico proveniente dalla capitale, ma soprattutto la possibilità di portare le auto in ingresso, in 6-7 minuti, al parcheggio di Collemaggio». Infine l'impatto ambientale del ponte: «Non sarà brutto. Anzi, poichè oggi si progetta anche con la "quarta dimensione", vale a dire l'illuminazione notturna, potrebbe anche divenire un bel simbolo, una sorta di monumento. Ma poi calcoliamo i vantaggi: si libera la città da migliaia di auto, si accelera il traffico, si riduce l'inquinamento».

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