SULMONA Il ministero dell’Interno ha convocato per il prossimo 16 dicembre la riunione sulla chiusura del posto Polfer di Sulmona. Dopo il rinvio della chiusura, già programmato per l’estate scorsa, torna a cavallo delle feste natalizie l’allarme sul destino del presidio di polizia alla stazione ferroviaria. «Nonostante si susseguano gli allarmi sul terrorismo e con l’imminente avvio dell’anno giubilare che porterà in Italia circa 30 milioni di fedeli, di cui molti arriveranno in Abruzzo, si continua nella volontà di tagliare un importante presidio», denunciano Kristian Serafini e Santino Li Calzi della segreteria provinciale del Coisp. «Anche questa volta i vertici ministeriali predispongono una riunione nel periodo delle festività natalizie pensando di fare un regalo non gradito», proseguono i sindacalisti. Torna a farsi concreta, dunque, la paura per la soppressione del posto di polizia alla stazione ferroviaria. I sindacati sono pronti a dar battaglia adducendo i numeri e i risultati delle attività del presidio, che fino a cinque anni fa aveva 5 agenti, poi ridotti a due. Nonostante l’importanza del secondo scalo ferroviario in Abruzzo, sede di un deposito di rame e dell’unica sala operativa regionale, con 65 treni in transito giornaliero, 200 dipendenti e 400 posti auto. Intanto il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mozione sulla salvaguardia del presidio di polizia ferroviaria alla stazione di Sulmona, presentata dai consiglieri Roberta Salvati e Fabrizio D’Alessandro e sottoscritta da tutti i consiglieri. «Il presidio Polfer di Sulmona insiste nel secondo snodo ferroviario più importante d’Abruzzo», rimarca Salvati, specificando che la sua competenza si estende anche verso altre stazioni ferroviarie distanti da Sulmona.