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Data: 08/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Sgravi Sud e Canone Rai, la Stabilità entra nel vivo. Previsto il 15 l’arrivo in aula alla Camera del provvedimento finanziario. Escluso per ora il super-ammortamento del 160% per le imprese del Mezzogiorno

ROMA Alla Camera, dove il nodo degli istituti di credito non sarà riaffrontato prima dell’audizione di sabato del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si iniziano a delineare anche le modifiche da apportare agli argomenti “propri” della manovra. A partire dallo stop agli aumenti di Imu e Tasi deliberati dai Comuni in ritardo sulla scadenza di fine luglio, ma anche dal “pacchetto Sud”, lasciato in sospeso al Senato, che non conterrà per certo il rafforzamento al 160% dei superammortamenti per le imprese del mezzogiorno e si concentrerà sul credito d’imposta automatico e sugli sgravi per i neoassunti. «Il Senato nel primo passaggio della legge di Stabilità ha istruito una serie di dossier che chiuderemo nei prossimi giorni in commissione Bilancio, per rispettare l'arrivo in Aula del provvedimento il 15 dicembre. Sicurezza, cultura, periferie, sud: sono i nodi cruciali su cui stiamo intervenendo. Sul sud in particolare faccio un appello al governo: per far sì che siano veramente misure efficaci è importante che credito d'imposta sugli investimenti vada di pari passo con la decontribuzione sul lavoro». Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a RaiNews24. «In commissione Bilancio - sottolinea - abbiamo espressamente chiesto che venissero quantificate le risorse residue del PAC 2007-2013. Queste devono essere rendicontate entro il prossimo 31 dicembre, sarebbe sgradevole scoprire a gennaio che c'erano delle risorse che potevamo utilizzare per la decontribuzione sul lavoro al Sud, o nel resto del Paese, in legge di Stabilità e che, invece, andranno perse perché un pezzo di burocrazia non è in grado di quantificarle». Il governo «è disponibile» a discutere di possibili modifiche sul pagamento del canone Rai in bolletta, senza però «tornare indietro» rispetto alla norma inserita nella legge di stabilità. Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, spiegando che l'esecutivo «è perfettamente cosciente delle osservazioni dell'Autorità per l'energia» ed è pronto a risolvere alcuni problemi, compreso quello dei costi di gestione. «I soggetti incaricati di far pagare il canone in bolletta dovranno essere rimborsati», ha aggiunto. «Persino io che non mi occupo di Rai ho letto le osservazioni dell'Autorità», ha spiegato Morando intervenendo in Commissione Bilancio della Camera, ma sugli emendamenti soppressivi «il parere del governo è contrario. Vogliamo che questo intervento si faccia». «Una volta eliminate le ipotesi soppressive, siamo disponibili a discutere nel merito, in modo da risolvere tutti i problemi segnalati dall'Autorità, incluso quello dei costi di gestione dell'operazione». Tuttavia, è escluso sin da ora «un ritorno all'indietro con gli emendamenti soppressivi».

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