Il Comune impone una settimana di stop alle auto vecchie dai 15 ai 20 anni e ritenute più inquinanti, quelle cioè che rientrano nelle classe Euro 0-1 a benzina ed Euro 0-1-2 diesel. A queste sarà vietata la circolazione, dal 14 al 20 prossimi, nell’area compresa tra corso Vittorio Emanuele, viale Muzii, viale della Riviera, lungomare Matteotti e via Venezia (le strade perimetrali saranno percorribili). I divieti saranno in vigore in quei giorni dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 20. Un provvedimento tampone che l’amministrazione ha preso per combattere lo smog, in modo da scongiurare eventuali responsabilità penali (e non sarebbe il caso dopo il precedente del mare inquinato dell’estate scorsa).
Tutti da dimostrare gli effetti del blocco, anche perché a Palazzo di città e alla Polizia municipale non hanno idea di quante siano le auto ancora circolanti in città che rientrano tra quelle colpite dall’ordinanza. Vero è che si tratta di un punto di partenza e che, come ha annunciato l’assessore alla mobilità Enzo Del Vecchio, si stanno studiando altri provvedimenti per contrastare il Pm10, polveri sottili che in città si respirano in percentuali altissime e che, stando a studi epidemiologici su Pescara, avrebbero una notevole incidenza sulla diffusione sempre crescente di tumori.
Le ipotesi sul tavolo sono quelle di sempre: domeniche ecologiche, chiusura di ampie zone come per le domeniche ecologiche, targhe alterne. L’orientamento è di seguire l’esempio di città del nord in cui l’emergenza smog è più avvertita. Nella Commissione consiliare Ambiente tenuta ieri, la consigliera cinquestelle Erika Alessandrini ha chiesto chiarimenti anche su altre fonti di inquinamento da polveri sottili, in particolare sulle caldaie domestiche e sulle attività degli impianti industriali: «Ho chiesto si faccia chiarezza sulle emissioni del sansificio e della Fater, e che si intervenga, per quanto possibile, con una politica di incentivi per il miglioramento della classe energetica di abitazioni e condomini. In via Sacco non c’è gran traffico eppure è una strada tra le più inquinate e dobbiamo capirne le ragioni. Va pure considerato che le auto in città sono le stesse tutto l’anno, ma in estate incidono pochissimo sullo smog, dunque fermarle ha poco senso se non si scoprono le altre cause di inquinamento. Ho perciò richiesto che alla prossima seduta della commissione Ambiente intervenga l’Arta affinché spieghi con quali criteri procede alla misurazione del Pm10 e con quale principio siano installate le centraline» ha concluso Erika Alessandrini.