La proposta è stata formulata in commissione ambiente, ma l’assessore Del Vecchio è scettico. Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Masci: la misura servirebbe a decongestionare viale Bovio
PESCARA «Perché non spostare gli autobus che transitano nella congestionata viale Bovio, in direzione nord-sud, direttamente sulla strada parco, per garantire mezzi pubblici agili e affidabili negli orari, a chi non potrà utilizzate l’auto per i provvedimenti antismog?». La proposta arriva dal capogruppo di Pescara Futura, e coordinatore provinciale di Forza Italia, Carlo Masci. L’ha formulata in sede di commissione Ambiente e Mobilità che l’assessore alla Mobilità Enzo Del Vecchio ha riunito lunedì pomeriggio in seduta congiunta proprio per illustrare le prossime misure per ridurre la cappa di micropolveri che sta soffocando la città. Vale a dire il divieto, da lunedì 14 a domenica 20, di circolare in centro per le auto immatricolate da più di 15 anni e, il prossimo anno, le targhe alterne per almeno tre mesi.
«Visto che il filobus non ci passa e viale Bovio è perennemente intasata con 60mila macchine al giorno che entrano a Pescara da Montesilvano», spiega Masci, «la strada parco potrebbe diventare un percorso alternativo per gli autobus che contribuiscono a congestionare viale Bovio, ma con un duplice risultato: da una parte si renderebbe più scorrevole la circolazione su viale Bovio, dall’altra gli stessi mezzi pubblici potrebbero abbassare i tempi di percorrenza a beneficio dei cittadini che con i nuovi provvedimenti rimarranno senza macchina. Migliaia di pescaresi che non hanno avuto la possibilità di acquistare auto moderne, quelli delle fasce più disagiate che con le nuove misure antismog non potranno più entrare in centro in macchina. Si tratta solo di provare», sottolinea Masci, «anche perché il discorso è sempre uno: prima dei divieti bisogna pensare alle alternative da offrire alla città. Oltretutto», sottolinea, «questa proposta è piaciuta a molti in sede di commissione, anche allo stesso Del Vecchio». Il quale però, nei fatti boccia la proposta, che definisce «solo una provocazione di Masci», con motivazioni precise: «Le aree della strada parco sono ancora detenute dalla ditta con cui il Comune ha avviato il contenzioso per la filovia, e non si sa quando questo contenzioso si chiuderà. E comunque anche quando si chiuderà il contenzioso, la strada parco, che pure è destinata a un trasporto pubblico di massa, va messa in sicurezza perché non è ancora omologata come strada: si tratta di procedere con un progetto che ne garantisca la sicurezza.
E comunque, sarà la Regione, che ha messo in discussione la filovia, a decidere quali mezzi dovranno passare lungo la strada parco. I tempi non sono brevi». Replica Masci: «La mia non è una provocazione, ma una proposta concreta, un’alternativa da provare, prima di criticare. Anche perché la strada parco non è un santuario che non si può toccare. Anzi, visto che i residenti hanno sempre contestato la filovia dicendosi aperti al passaggio di altri mezzi pubblici, questa soluzione degli autobus, e comunque solo di alcune linee, potrebbe farli uscire allo scoperto». E a proposito dell’emergenza smog Masci conclude con una stoccata all’amministrazione: «Quest’inquinamento è il risultato dell’incapacità di questa amministrazione a trattare il tema del traffico, si pensi all’eliminazione delle zone a traffico calmierato di corso Vittorio Emanuele e di viale Regina Elena e l’eliminazione della controstrada che si innestava su corso Vittorio».