Pensavo peggio! Sì, quando ho studiato con più sopralluoghi il percorso in auto L’Aquila-Pescara lungo la famigerata, anche nel nome, Statale 17 (fermandomi lì dove c’era bisogno di capire meglio e scattando foto utili), mi sono detto: qui, a rispettare i limiti di velocità, ci vorranno almeno due ore! Invece, nell’esperimento “in diretta” di ieri, certo in una giornata di festa (non c’era l’ombra di un camion), certo all’ora del pranzo dell’Immacolata, certo in condizioni meteo ideali, ho impiegato “solo” un’ora e 21 minuti. Un tempo inaspettato che dice una cosa sola: basterebbe pochissimo per scendere sotto l’ora di viaggio dando così dignità al collegamento tra due città. Ecco come è andato l’esperimento.
LA PARTENZA Si parte alle 13.50 dalla sede del Municipio a Villa Gioia, con l’obiettivo di raggiungere l’omologo palazzo a Pescara, in piazza Duca d’Aosta. La partenza è scoraggiante: il limite lungo via XX Settembre (da qualche giorno a senso unico “in uscita” verso la Villa comunale) è di 30 all’ora. Su via XX Settembre, il limite passa a 50, poi a 40 e quindi ancora a 30: una processione. Da Porta Napoli si può “correre” a 70 all’ora. Eppure, dietro la mia auto si forma una bella fila finchè uno, su un’Audi, lungo il rettilineo di Sant’Elia, mi supera e mi guarda stupito come a dire: «Ma non sei nemmeno vecchio e hai pure una bella macchina!». Davanti al Progetto Case di Bazzano la prima rotatoria: il limite nell’affrontarla è di 40 (ho dovuto mettere la seconda per rallentare...), poi si passa 50 all’ora (in terza). Dietro di me la fila preme.
Dopo San Gregorio si può andare a 90 perchè trattasi di strada statale secondaria, cioè a due sole corsie (a quattro sarebbe 110). All’altezza del bivio di Barisciano (ore 14.10), appare il cartello che il limite è di 50 in caso di nebbia o bassa visibilità. Poco più avanti, sulla destra, una croce su una cunetta ricorda delle ultime due vittime: madre e figlia carbonizzate nella loro auto.
LE ROTATORIE Eccola la prima delle quattro rotatorie. Un grande cartello con due lampeggianti impone il limite di 40 all’ora 150 metri prima del rondò che è stato inventato per «moderare e snellire il traffico». Ma qui il traffico non c’è proprio. E meno male, perchè alla fine del rettilineo ci vuole una potente frenata per scendere ai 40 richiesti. Una manovra assai pericolosa se si vuol stare nel limite. Inoltre, in nessuna delle rotatorie, una volta usciti dal rondò, c’è un cartello che dice che è finito il limite. Rotatorie finite a Navelli (ore 14.23).
IL CARTELLO BEFFA Alla rotonda dopo la galleria di Bussi (ore 14.38), il primo cartello su sfondo blu dice: “Pescara 48 km”; appena finito il rondò, un altro cartello analogo dice “Pescara 50 km”. Ecco l’autostrada: finalmente la macchina può sfogare i suoi cavalli. A 130 all’ora alle 14.57 siamo al casello di Chieti. Poi l’Asse attrezzato con limite 90 che diventa 50 e poi 40 nell’ultimo tratto. Arrivati al Comune di Pescara: sono le 15.11. Fatti 104,800 km in un’ora e 21 minuti.
Variante Sud: stamane il vertice al ministero sul tavolo entrambi i progetti del “Lotto D”
L’OPERA
Arriveranno stamattina alle 11 sul tavolo della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le due ipotesi di lotto D che collegherà San Gregorio a Barisciano nell'ambito del più ampio progetto della Variante Sud, la strada a scorrimento veloce L'Aquila-Pescara. Al vaglio del ministero i due tracciati al centro delle polemiche degli ultimi mesi, che saranno discussi alla presenza del governatore Luciano D'Alfonso, dell'Anas, del consigliere regionale del Pd e presidente della commissione Territorio Pierpaolo Pietrucci, dei sindaci dell'Aquila, Poggio Picenze, Barisciano e Fossa e delle onlus di San Gregorio e Onna. Sul tavolo entrambe le proposte di lotto D: la prima, progettata dall'Anas e bocciata dai sindaci, prevede un maxi ponte di collegamento a sud di Poggio Picenze, tra la statale 261 e la statale 17, nei pressi del nucleo industriale di Fossa-Poggio Picenze; la seconda, studiata dai primi cittadini e Anas in alternativa alla precedente, prevede invece una bretella di raccordo con tra la 261 e la 17 in prossimità dei capannoni di Ludovici che taglierà i terreni tra San Gregorio e Poggio Picenze e si riconnetterà al bivio di Picenze con una rotatoria. La strada proseguirà poi verso Barisciano tramite una variante a nord di Poggio Picenze che correrà in parallelo all'attuale statale.
IL FRONTE DEI SINDACI
I sindaci arrivano a Roma compatti sull'ipotesi di tracciato a nord di Poggio Picenze, anche se i primi contrasti iniziano già a palesarsi con le associazioni di Poggio Picenze intervenute nei giorni scorsi contro il progetto con una raccolta di firme. A chiedere un tavolo sul tracciato che coinvolga anche le associazioni industriali, il direttore di Confindustria L'Aquila Carlo Imperatore che si dice favorevole accoglie con favore il tracciato a sud di Poggio Picenze. «Si tratterebbe di una strada che metterebbe a sistema i nuclei industriali della città che si trovano sul percorso L'Aquila Pescara con un collegamento veloce - afferma - Aiuterebbe l'economia cittadina già messa a dura prova e favorirebbe in termini di infrastrutture il tessuto economico aquilano che si trova in una situazione molto complessa». «Bisogna lavorare a una tavolo condiviso per mettere in ballo le istanze di tutti - conclude - politica, cittadini e associazioni industriali che devono poter dire la loro sul progetto».