PESCARA Non è piaciuta, pur con qualche distinguo, ai commercianti del mercato di via Cadorna, la proposta che il capogruppo di Pescara Futura, Carlo Masci, ha lanciato per decongestionare il traffico di viale Bovio dirottando i bus sulla Strada parco. Anzi, gli ambulanti chiedono di poter tornare sulla Strada parco. Del caso si parlerà il prossimo 21 dicembre alle 16 durante un consiglio comunale straordinario. Ieri era giorno di mercato: «Ci facciano tornare sulla Strada parco», esclama Gianni Bertolissi, insieme con la moglie. «E poi scriva che da quando ci hanno trasferiti dalla Strada parco i ricavi sono scesi dell’80 per cento». Sulla stessa lunghezza d’onda Giancarlo Pineto mentre è intento nello smontare le sue bancarelle: «L’idea espressa dal consigliere non mi piace», sottolinea subito, «perché quella strada è stata creata per andarci a passeggio e per farci andare i bambini. Che succederebbe», si domanda, «se ci passassero anche gli autobus? Non sarebbe pericoloso? E poi anche qui è pericoloso», sottolinea Pineto, indicando un’auto che marcia quando ancora il divieto di transito, su via Cadorna, per via del mercato, è ancora in vigore, «perché come vede le macchine passano anche quando non dovrebbero». Anche Maria Berardi pone la dicotomia «o noi o gli autobus», mentre Davide Zulli, dal furgone che vende formaggi, si fa più possibilista: «Dipende. Noi eravamo sulla Strada parco», ricorda, «ma ci hanno fatti andare via. E dire che era il mercato più bello della città. Però, dico che se al momento il filobus non passa, invece di non farci nulla, sulla Strada parco potrebbero farci passare gli autobus, se serve». Un «no» secco non arriva neanche da Bettina Petrella che, con il marito Gennaro Esposito, è alle prese con il ritiro della merce dai banconi: «Il traffico», commenta Petrella, «il Comune lo può gestire come meglio crede. Ma noi vogliamo una sistemazione giusta». Idem il marito: «Noi qui ci sentiamo abbandonati. Ma per quanto riguarda gli autobus, sulla strada parco ci potrebbero anche passare. Ma non di mercoledì». Di autobus sulla Strada parco non vogliono sentire parlare altri due commercianti ambulanti di via Cadorna, come affermano in coro Milo Ramaln e Elmardi Mustapha. Quest’ultimo poi mostra anche la ricevuta del pagamento per l’occupazione del suolo pubblico: «Guardi», evidenzia mentre apre il documento, «ho pagato 15 euro per il posteggio, ma oggi ho incassato 20 euro». Aperto alla possibilità del passaggio degli autobus è Marco Sperandii, un signore che passeggia sulla Strada parco. «Se può servire a far diminuire il traffico, si provi», riflette. D’accordo con Masci è Rodica Grigorescu, mentre è su viale Bovio, in procinto di salire su un autobus, nei pressi di piazza Duca degli Abruzzi. «Sono favorevole al passaggio dei mezzi sulla strada parco», taglia corto. Mentre contraria è Elisa Mattioli: «No», mette in rilevo. «A me piacerebbe che la Strada parco continuasse a essere com’è ora. E mi piacerebbe che fosse il luogo ideale per gli anziani. E poi, secondo me», conclude la donna in attesa sotto a una pensilina della fermata degli autobus, «la situazione non cambierebbe». L’opinione non muta con Maria Vittoria Serafini, al lavoro al City Cafè: «La Strada parco rimanga libera», esorta Serafini, «anche perché non è che spostando lo smog da una parte all’altra si risolve qualcosa». Sono invece favorevoli al passaggio dei bus sulla strada parco Aziza Hamdi e sua sorella Samir: «Qui c’è molto traffico», rileva Aziza riferendosi a viale Bovio, «e a volte, per questo, quando ritorno a casa, a Città Sant’Angelo, arrivo in ritardo e perdo la coincidenza». «Io», fa notare Samir, «arriverei prima al lavoro».