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Pescara, 23/11/2024
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Data: 11/12/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Stop alle multe sul 730 precompilato. Quest’anno niente sanzioni per errori e trasmissioni in ritardo. Dal 2016 in automatico anche le spese per Università e funerali

ROMA Chi quest’anno ha commesso errori nel compilare la dichiarazione dei redditi del 2015 non sarà sanzionato. Questo a meno che l’errore non abbia consentito al contribuente di ottenere detrazioni o deduzioni indebite. A decidere questa mini sanatoria sulle dichiarazioni dei redditi è stato il governo, che ieri ha presentato un emendamento in questa direzione in Commissione bilancio alla Camera, dove è in discussione la legge di Stabilità. La decisione è legata alla circostanza che da quest’anno, il 730 per la prima volta è stato «precompilato» dall’Agenzia delle Entrate. Trattandosi di una fase sperimentale, il Tesoro e Palazzo Chigi hanno deciso che non era possibile sanzionare chi ha ritardato nel consegnare il modello o ha commesso errori nel compilarlo. L’emendamento sanatoria sulla dichiarazione dei redditi precompilata, è solo una delle norme contenuto in un primo pacchetto di dieci emendamenti presentati ieri dal governo in Commissione. Un primo insieme di norme concentrato sui temi del Fisco. Sempre in tema di dichiarazione precompilata, per esempio, un altro emendamento del governo prevede che dal prossimo anno nel 730 saranno inserite automaticamente, oltre alle spese sanitarie, anche quelle per i funerali e per i corsi di istruzione universitaria. Un’altra proposta avanzata dall’esecutivo, prevede la cancellazione della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (Copaff), facendo sorgere al suo posto la «Commissione tecnica per i fabbisogni standard (Ctfs)». C’è poi un emendamento per blindare le risorse della Tav, l’alta velocità Torino-Lione. La norma prevede che «nelle more della stipula del contratto di programma fra ministero delle Infrastrutture e Ferrovie dello Stato», le risorse della nuova linea ferroviaria sono direttamente trasferite alle Fs.
LE ALTRE NOVITÀLa manovra è stata anche l’occasione per Renzi di ristrutturare la squadra economica di Palazzo Chigi, quella che sarà affidata a Tommaso Nannicini. In pratica il dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della presidenza del Consiglio viene rinnovato. Viene prevista infatti la soppressione dell’Unità tecnica finanza di progetto. Per le funzioni trasferite il dipartimento potrà avvalersi di massimo 18 esperti (da 25). Ieri è stato approvato anche un emendamento per sbloccare il turn over nei Comuni che si fondono. Per loro non sarà valido il tetto del 25% della spesa per i dipendenti andati in pensione inserito nella manovra.
La commissione bilancio ha anche dato il via libera al pacchetto per il Sud. Per le imprese che investono nel Mezzogiorno arriva un credito d’imposta automatico che varierà a seconda della dimensione aziendale: 20% per le piccole imprese, 15% per le medie e 10% per le grandi. Gli incentivi saranno in vigore fino al 2019, per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi.

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