L’AQUILA «Entro la metà della prossima settimana pagheremo la mensilità di novembre, tirando fuori i soldi dalle casse del Comune». Il sindaco Massimo Cialente cerca di tamponare la vertenza dei dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso, che sono senza stipendio da ottobre (leggi l'articolo).
«Colpa della Regione», sostiene il sindaco, «che è rimasta senza liquidità e non ha potuto trasferirci i 100mila euro destinati all’adeguamento del trasporto pubblico locale, che erano già stati deliberati. Con quelli avremmo potuto pagare regolarmente gli stipendi al personale del Centro turistico, compresa la tredicesima. Per averli, ci toccherà attendere gennaio. Nel frattempo, verseremo noi la mensilità di novembre, probabilmente giovedì prossimo, e poi cercheremo di recuperare altre risorse, attingendo agli incassi di Natale della stazione sciistica, oppure stornandole dai fondi anticipati per i lavori agli impianti. Ce la metteremo tutta», sottolinea Cialente, «perché sono molto rammaricato per i lavoratori, che hanno dato il massimo per permetterci di far partire in tempo la stagione invernale». Il sindaco coglie l’occasione per fare una riflessione sul futuro del Gran Sasso: «Leggo sul Centro del boom turistico conseguito dalle altre stazioni sciistiche abruzzesi. Ne sono felice, ma non posso non pensare alle enormi potenzialità della nostra montagna, che non si riescono a concretizzare. Eppure siamo l’unica stazione che è riuscita ad aprire gli impianti senza ricorrere all’innevamento artificiale, anche grazie al grosso impegno del personale. Continuano a spuntare paletti e siamo ancora appesi all’approvazione del piano del Parco, che ha ingessato lo sviluppo del nostro comprensorio. Occorre una svolta». Cialente riassume le difficoltà in cui versa il Centro turistico: «Noi ce la stiamo mettendo tutta: entro il 2016 andrà in porto la privatizzazione. Ma intanto l’azienda è in costante perdita, a causa del mutuo contratto per la Scindarella e perché con gli attuali incassi (circa 10mila euro lo scorso fine settimana), non si riescono a coprire le spese del personale. Ho più volte ribadito che la pessima amministrazione dell’epoca Tempesta ci ha lasciato ben 25 persone assunte a tempo indeterminato, che ci costano 40mila euro al mese, alle quali, nel periodo invernale, si aggiungono 14 stagionali. Se potessimo potenziare gli impianti, immaginate che ricaduta occupazionale ci sarebbe». Il sindaco chiude raccontando un episodio: «Qualche giorno fa, una coppia che riscendeva dai valloni si è persa quando è sopraggiunta la sera. Ebbene, sono riusciti a recuperarli velocemente, grazie all’impianto di illuminazione della funivia che a breve, dopo il collaudo dell’Ustif, potrà effettuare le corse notturne».