L’AQUILA L’Abruzzo si riscopre meno renziano di quanto si possa immaginare, con gli esponenti del Partito democratico che, in somma parte, disertano la sesta «Leopolda» a Firenze, il grande meeting dei sostenitori del segretario-premier, e la copertina alla fine va alla new entry Cristina Gerardis, direttore generale della Regione: al profilo tecnico con cui è entrata al vertice della macchina amministrativa aggiunge così una venatura politica tutta da approfondire. Nel frattempo condivide foto e posta sulle reti sociali hashtag su hashtag, perfettamente a suo agio. Nell’immancabile «selfie» con la Gerardis, la portabandiera dei renziani è e resta Alexandra Coppola (nella foto le due abruzzesi), responsabile organizzazione dei dem abruzzesi. Manca invece, ed è la seconda assenza di fila, il segretario regionale, Marco Rapino, «forse verrà lunedì», ovvero a festa finita, ghigna lei. L’anno scorso la star era stato Luciano D’Alfonso, in compagnia del figlio Luca, quest’anno nisba: proprio oggi tocca il traguardo dei 50 anni e festeggerà a casa. Così alla Leopolda fanno capolino molto velocemente pochi intimi. Il deputato Gianluca Fusilli, un disegno di legge e due emendamenti in oltre un anno alla Camera da subentrato a Giovanni Legnini; il collega Antonio Castricone, unico presente tra i parlamentari che nel 2013 firmarono la vincitrice mozione Renzi: Stefania Pezzopane, per dire, partecipa a un incontro sull’amianto a Montereale. Si palesano anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, l’ex sfidante di Rapino e consigliere comunale a Chieti Alessandro Marzoli, il vice segretario Pd pescarese Luigi Di Marco, l’ex consigliere di Sulmona Antonio Iannamorelli. Disertano gli aquilani, e non è una novità vista una matrice bersaniana che sembra dura a morire, dà buca per impegni lavorativi anche il renziano della prima ora Americo Di Benedetto, possibile partecipante alle primarie per la scelta del candidato sindaco nel 2017. Alla fine dal capoluogo arriva solo l’ex segretario comunale Francesco Iritale. Insomma, poca roba.