PESCARA. Da qualche giorno si avverte in città un odore acre.
La cosa va avanti da giorni. Già a fine novembre avevano protestato gli abitanti di Pescara, Villa Raspa di Spoltore e Sambuceto per quella la nebbia puzzolente che ogni giorno avvolge le loro abitazioni.
Sotto accusa i fumi che fuoriescono dalla ciminiera di una ditta che si trova in strada Vicinale Torretta di Pescara (zona industriale est) e che si occupa della produzione di sansa, nocciolino, legna da ardere e pallets.
Armando Foschi, uno dei membri dell’associazione ‘Pescara – Mi Piace – oggi ha rilanciato l’allarme su Facebook parlando di presenza di «un odore nauseabondo di feci che sta appestando da questa mattina tutta la città di Pescara, a partire dalle zone più vicine al mare e al fiume, un olezzo insostenibile che permane in assenza di vento, rendendo irrespirabile l’aria».
Sui social network il dibbattito si è infuocato. Stando ai rilievi dell’Arta tale odore viene prodotto dal processo di estrazione dei polifenoli e materiale organico dalla sansa, effettuato in alcuni periodi dell’anno dal sansificio che si trova all'ingresso della città, le cui emissioni non comportano inquinamento e danno per la salute dei cittadini. Diverse sono state le segnalazioni arrivate da parte della comunità riguardo al fenomeno, acuito dall’assenza di vento che non favorisce il ricambio dell’aria.
«Vogliamo rassicurare la popolazione in merito alla natura di tale odore che espressamente richiama all’odore che si sente presso i frantoi – chiariscono gli assessori a Demanio e Ambiente Enzo Del Vecchio e Paola Marchegiani – Già nei giorni scorsi l’Amministrazione ha chiesto all’Arta di verificare provenienza e natura dell'odore e il direttore dell’Agenzia a tutela del territorio ci ha rassicurati sul fatto che tali emissioni non sono dannose o nocive alla salute, perché nei limiti consentiti. Nulla si può per il cattivo odore associato alle fasi di lavorazione della sansa, fasi che prevedono le emissioni, ma anche altre operazioni che condizionano comunque l’ambiente diffondendo odore nell'ambiente circostante, perché non esistono parametri limite per stabilire provvedimenti. Inoltre in questi giorni non c’è vento e l’odore staziona, inondando la città e anche dando adito a nasi fantasiosi che vi leggono odori organici sì, ma che non hanno nulla a che vedere con la sansa e con la realtà dei fatti».
Circa presunti allarmi di sversamenti di feci che circolano il Comune smentisce categoricamente: «vogliamo rassicurare il consigliere Armando Foschi che non vi sono problemi legati al depuratore, né alla condotta, che peraltro già da tempo è tornata ad essere funzionante nella rete principale a seguito del completamento dei lavori per il ripristino del tratto collassato il 6 aprile che lui doviziosamente ricorda ad ogni occasione. Di certo non possiamo escludere, come ormai la sistematica indagine che stiamo conducendo sulle acque del fiume ci induce a fare, che dal fiume possa arrivare anche un lezzo legato alla concentrazione di enterococchi e escherichia, presenze che sono state riscontrate nei monitoraggi e che mai prima di questa Amministrazione erano state controllate. Com’è noto e com'è facilmente rilevabile dal sito comunale la lotta concreta all’inquinamento batteriologico del fiume è un elemento per noi prioritario e per cui nei giorni scorsi, su richiesta del sindaco si è tenuta una riunione convocata dal Prefetto proprio per allargare la dimensione territoriale del problema, che non è solo di Pescara, Comune dove sono in corso attività di prevenzione e cura contro gli scarichi abusivi, ma che investe comuni anche della provincia di Chieti. Al Prefetto avevamo chiesto interventi e a seguito del recente tavolo seguiranno iniziative amministrative da parte dei vertici istituzionali e proprie della Prefettura a contrasto dell’inquinamento, coinvolgendo anche le forze dell’ordine per altre attività di loro competenza».