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Pescara, 23/11/2024
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Data: 18/12/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porto, tre milioni per il dragaggio. Finanziamenti in arrivo per il rilancio dello scalo. Già definito anche l’appalto per una barriera soffolta. Ma l’operazione più attesa prevede una sinergia con Ortona per lo smaltimento della vasca di colmata e il ripascimento.

Tre milioni e mezzo di euro per il dragaggio del porto di Pescara. A tanto ammonta il finanziamento che il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, ha annunciato ieri per porre fine al problema dei bassi fondali che penalizzano da troppo tempo lo scalo marittimo. Un dragaggio diverso dai precedenti, perché grazie alla cooperazione con il porto di Ortona, la vasca di colmata realizzata nell’ambito del dragaggio del porto di Pescara verrebbe completamente svuotata e sarebbe così pronta ad accogliere i 300 mila metri cubi di sabbia, contro i 20 mila metri cubi scavati e accumulati dal vecchio dragaggio. Un’operazione che ha già incassato l’avallo del vice ministro Nencini, del porto di Ortona e dei balneari di Pescara, Montesilvano e Francavilla. La Regione - assente ieri il governatore Luciano D’Alfonso - ha fatto sentire la propria voce attraverso Camillo D’Alessandro, che ieri pomeriggio ha incontrato Nencini, dopo che quest’ultimo in mattinata aveva partecipato alla tavola rotonda "Il dragaggio dei porti di Pescara e Ortona: una riqualificazione per la costa abruzzese", organizzato in città dalla Confcommercio. «Oggi, più che mai - ha spiegato Nencini nella sede dell’associazione dei commercianti - ritengo necessaria una sinergia e creare una rete forte fra i porti di Ortona, Vasto e Pescara. Ne parlerò con il presidente D’Alfonso, è un progetto che l’Abruzzo dovrà saper difendere».
SINERGIA ORTONA-PESCARA
Momento centrale della tavola rotonda di ieri è stato proprio il progetto di collaborazione tra i porti di Pescara e Ortona, illustrato dal presidente regionale del Sib Confcommercio, Riccardo Padovano, che spiega: «Si tratta di avviare un progetto compartecipato in cui i privati, rappresentati dai concessionari demaniali marittimi, vadano ad integrare con le proprie risorse un progetto pubblico già avviato, nello specifico il dragaggio del porto di Ortona da parte della Regione Abruzzo, finanziato per 9 milioni di euro».
Il progetto prevede infatti che i 500 mila metri cubi di sabbia dragati dal porto di Ortona vengano usati per il ripascimento costiero da Montesilvano a Francavilla, il tutto a carico anche dei privati e in particolare dei balneari che si sono impegnati ad investire di tasca propria somme importanti pur di risolvere il problema dell’erosione costiera. Sempre lo stesso progetto, in attesa dell’ok della Regione, prevede che 300 mila metri cubi di sabbia della vasca di colmata del porto di Pescara vengano trasferiti alla vasca del porto di Ortona, svuotata per il ripascimento.
In serata il Forum dell’acqua ha criticato l’appalto già aggiudicato dal Provveditorato per una barriera soffolta in porto prima delle risultanze della Via, valutazione d’impatto ambientale: si sarebbe trattato di un passaggio procedurale finalizzato a stringere i tempi ed essere pronti quando arriverà il responso della Via.

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