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Data: 18/12/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Morì in galleria, Anas citata come responsabile civile

TERAMO Dice mamma Anna : «Speriamo in un po’ di giustizia e che aggiustino quella strada. Io ci passo tutti i giorni ed è bruttissima». Perchè Anna Rossi su quella strada ha perso il figlio Matteo, 34 anni, deceduto in sella alla sua moto nella galleria di Piaganini, sulla statale 80. Per quella morte rischiano il processo il conducente dell'autobus contro il quale si schiantò il giovane che era alla guida della sua moto e due dipendenti dell'Anas, tutti accusati di omicidio colposo, e che ieri mattina sono comparsi davanti al gup Domenico Canosa. Nel corso dell'udienza preliminare i familiari del ragazzo e l'amico che quel giorno si trovava insieme a lui su quella moto, assistiti dagli avvocati Giuseppe Gliatta, Gianluca Sabatini e Anna Salvatore, si sono costituiti parte civile chiedendo la citazione, come responsabili civili, dell'Anas e dell'assicurazione dell'autobus. La richiesta è stata accolta dal gup che ha poi aggiornato l'udienza al prossimo 21 aprile quando dovrà decidere se rinviare o meno a processo i tre imputati (assistiti dagli avvocati Guglielmo Marconi, Cataldo Mariano e Tommaso Navarra) accusati di omicidio colposo. Matteo Ceci, il giorno dell'incidente, stava tornando a casa in sella alla sua moto insieme ad un amico quando appena entrato nella galleria di Piaganini perse il controllo del mezzo schiantandosi contro un autobus che procedeva in senso opposto. Secondo l'accusa a causare l'incidente furono le condizioni della strada. I rilievi fatti all’epoca accertarono che sull’asfalto c’era dell’acqua, forse dovuta a delle infiltrazioni della galleria. Si torna in aula ad aprile.

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