Ha mollato pure lui. E c’entra poco che abbia presentato domanda per fare il comandante dei vigili urbani a Ferrara, o la voglia di tornare a fare l’avvocato, o l’aspirazione ad ottenere un incarico a tempo pieno e non legato al mandato di un presidente. Ma c’entra che non ce la fa più manco lui. Ernesto Grippo se ne va. Il comandante si è dimesso da capo di gabinetto e dalla segreteria di giunta della Regione Abruzzo. Solo pochissimi giorni fa pare che abbia sbottato: non ce la fa più a pascolare i ben 28 dipendenti messi dal presidente Luciano D’Alfonso nel suo staff. A che servono? Uno scrive, l’altra risponde al telefono un altro ancora porta il caffè. Troppi, e non ce la fa più neppure a reggere il governatore. E lui, D’Alfonso, resta sempre più solo (anche se altre due poltrone da assegnare adesso lo renderanno felice: ma una dirigente della Provincia di Pescara, Nicoletta Bucco, ha già declinato l’offerta)

Grippo è l’ultimo di una lunghissima catena: prima di lui Fabrizio Paolini, Barbara Becchi, dirigenti e amministratori di cda. Se ne vanno tutti, e tantissimi lo fanno sbattendo la porta. Eppure, soltanto pochissimo tempo fa, Grippo aveva presentato domanda per aspirare all’incarico a tempo pieno.

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Ma non ce l’ha fatta neppure ad aspettare altri sei mesi. Anche perchè con quel bando hanno preso una sola persona. Che non è lui.