L'AQUILA A trascorrere la sera di Natale all'Emiciclo c'è mancato davvero poco: alla fine il presidente della commissione Bilancio si è lasciato convincere dalle reazioni, non certo entusiaste, dei dipendenti di palazzo che, come i commissari, sarebbero dovuti tornare questa sera al lavoro alle ore 20. E dall'intervento d'urgenza di Luciano D'Alfonso, precipitatosi all'Emiciclo per evitare «parolacce» alla Vigilia. Il Natale alla fine è salvo, ma non le vacanze, perché la commissione è stata rinviata al 28 e si preannunciano maratone di fine anno.
Tutto era partito dalla «sveltina» con cui Forza Italia aveva fatto saltare ieri il subemendamento della maggioranza che a sua volta faceva decadere i duemila presentati dalle opposizioni al Documento economico e finanziario. Sospiri e Febbo avevano approfittato del fatto che il presidente Maurizio Di Nicola fosse andato in bagno per cambiare le carte in tavola e riaprire una discussione fiume.
FINANZIARIA, I NUMERI
Il vero oggetto del contendere è e resta però la Finanziaria 2016, illustrata ieri dall'assessore Silvio Paolucci che ha spiegato in poche parole (troppo poche secondo l'opposizione) come saranno ripartiti i circa 8 miliardi di euro del bilancio del prossimo anno. Una cifra importante che, tuttavia, lascia poco spazio alle manovre, essendo la maggior parte dei fondi vincolati, a partire dalla sanità che assorbe quasi 2,7 miliardi di euro. Anche i 482 milioni di euro di stretta competenza regionale, poi, sono in gran parte destinati a spese fisse: personale (86 milioni), spese di funzionamento (47), rate dei mutui (139), funzionamento del consiglio (24) e così via. Insomma le misure che disegnano la politica regionale, sono sostanzialmente quattro: quella per il trasporto pubblico locale a cui vanno quasi 43 milioni di euro (meno dello scorso anno, ma «con l'impegno di rifornirla»), quella per il sociale (22,3 milioni di euro), quella per il Furc (1 milione) e quella per i cofinanziamenti dei fondi europei, scesa dai 15 milioni del 2015 (a dire il vero in gran parte rimasti inutilizzati) ai 3,2 milioni previsti nel 2016. Molto ha influito sui tagli l'impegno per l'accantonamento a copertura dei debiti pregressi: quasi 78 milioni di euro.
PAOLUCCI: «RESPONSABILITA’»
«E' un bilancio responsabile -spiega Paolucci- che tiene conto degli impegni presi per coprire il debito e che allo stesso tempo sostiene le politiche sul sociale, sulla sanità e sui trasporti. Stiamo concludendo il riassestamento dei residui del 2014, sperando di trovare ulteriori risorse, ma intanto con questo bilancio abbiamo messo i conti al sicuro».
FEBBO: «FARSA»
Di diverso parere le opposizioni: «Una farsa -la definisce Mauro Febbo- che non è dato sapere esattamente cosa contenga, visto che la documentazione è stata secretata». «Non sarà un buon Natale per i cittadini più deboli» aggiunge Sara Marcozzi.