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Data: 24/12/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Bilancio regione: stallo in prima Commissione, vigilia di natale in aula. Approvazione leggi di bilancio nel caos, ostruzionismo di FI e M5s, Di Nicola minaccia seduta nella sera di Natale, poi anticipata alle 11.

L'AQUILA - Natale in prima commissione bilancio. Non è l’insolito titolo di un cinepanettone, ma la concretissima minaccia che è arrivato a paventare un esasperato presidente Maurizio Di Nicola di Centro democratico, dopo otto ore di estenuante seduta in aula per l’approvazione del documento di programmazione economica e finanziaria 2016-2018. Poi si è deciso di rinviare più sobriamente alle 11 di domani.

I consiglieri di opposizione di centro destra e del Movimento 5 stelle hanno infatti condotto un durissimo ostruzionismo armati di oltre 2 mila emendamenti. Sempre per la medesima ragione, che sta trasformando l’iter di approvazione delle leggi di bilancio un calvario: la maggioranza, accusa l’opposizione, si rifiuta forzando le regole di consegnare la documentazione completa, capitolo per capitolo, voce di spesa per voce di spesa, del bilancio di previsione 2016, una manovra da 7,9 miliardi, che arriverà in prima commissione lunedi 28 dicembre, e poi in aula il 29 dicembre.

A disposizione dei consiglieri, anche quelli di maggioranza solo scarne paginette con le voci aggregate.

Il clima si è surriscaldato in particolare intorno alle 18, quando la maggioranza ha provato a disinnescare l’ostruzionismo dell’opposizione, votando un maxi sub emendamento integralmente sostitutivo dell’intero testo del Depfr, agganciato ad uno dei tanti emendamenti ostruzionistici presentati dall’opposizione, questa volta dal capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri. Ma su suggerimento di Sara Marcozzi dell’M5s, l’emendamento è stato subito ritirato, e così il tentativo della maggioranza è andato a vuoto.

A quel punto un furibondo Di Nicola ha paventato la riconvocazione della seduta di approvazione del Dpefr alle ore 20 di domani. Come a dire: voi fate ostruzionismo irresponsabile, e noi vi facciamo saltare la cena della vigilia, e se non basta vi facciamo passare qui dentro il santo Natale.

Un’ipotesi che Leandro Bracco del gruppo misto, ha subito considerato inopportuna.

“Se questa ipotesi diventerà realtà ovviamente sarò qui al mio posto, a fare il mio lavoro, ma non ritengo comunque giusto costringere un cattolico praticante come me a trascorrere il natale lontano dai mie cari, con il rischio anche di non poter andare a messa".

Poi la decisione di anticipare ad un orario più umano e rispettoso della fede religiosa, la seduta di domani.

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