CHIETI Ha trascorso il primo Natale da Amministratore delegato di Trenitalia a Chieti, con la sua famiglia, Barbara Morgante, doverosamente scelta per essere la protagonista della mia vetrina dedicata ai personaggi della teatinità che hanno portato lustro ed onore alla città. Barbara Morgante, 53 anni, è la prima donna chiamata ad occupare la poltrona più importante delle Ferrovie dello Stato, azienda nella quale ha svolto tutta la sua carriera, affermandosi sempre di più sul piano professionale fino a raggiungere questo altissimo risultato. Non è nata a Chieti, perché ha visto la luce a Livorno dove il padre, Giuseppe originario di Magliano dei Marsi, maresciallo dei carabinieri paracadutista, scomparso nel 2010, era di stanza, prima di trasferirsi nel 1967 a Chieti con la famiglia per prendere servizio presso la Caserma Rebeggiani. Nella casa di viale Europa vive oggi la madre, signora Adriana Cremonese, dove in questi giorni di Natale Barbara si trova per passare le feste, con gli altri componenti della famiglia, il fratello Pietrangelo e la sorella Rita. E’ stata l'occasione per tanti che l'hanno conosciuta per congratularsi per la sua straordinaria carriera, arrivata a questo importante traguardo. Ed è la mamma Adriana, incontrata prima di Natale mentre era impegnata a fare la spesa per il cenone, che ci svela una delle passioni di Barbara, quella per la cucina. E ci parla di un suo lato particolare del carattere: la precisione nello svolgere qualunque attività, che lei, Barbara, coniuga con il concetto della meritocrazia. A Chieti, l’Ad Morgante, è arrivata a sei anni: qui ha frequentato le elementari, con la maestra Rita Di Gregorio, poi le medie alla De Lollis e infine il Liceo scientifico FilippoMasci dove si è diplomata. Sono in tanti a ricordarla come una ragazza aperta e disponibile, impegnata non solo negli studi, perché, facendo parte di una famiglia in cui lo sport era di casa, con il fratello Pietrangelo e la sorella Rita che militavano nelle squadre locali di basket, la Rodrigo e il Cus, ha svolto anche lei attività sportiva, come giocatrice di pallavolo, ma poi anche, per unirsi alla passione degli altri famigliari, come arbitro di basket. Gli studi universitari li ha svolti a Bologna, dove si è laureata nel 1986 in scienze statistiche ed economiche con il massimo dei voti e la lode. Ha conseguito poi un Master in Sviluppo Economico sul Terziario Avanzato. Una formazione che è stata fondamentale nello sviluppo della sua brillante carriera, iniziata con rapporti di consulenza, sempre nel settore dei trasporti, e poi dal 1995, con l'assunzione presso la Tav (treni ad alta velocità) sempre all'interno delle Ferrovie dello Stato. Per salire al vertice di Trenitalia ha lasciato il posto di Direttore centrale strategie, pianificazione e sistemi di ferrovie dello Stato. La notizia della sua nomina è stata accolta con grande favore non solo a Chieti, ma in tutta la regione. Immediate sono state anche le felicitazioni del presidente della Regione Luciano D'Alfonso, che però nel suo messaggio ha dato una informazione, sulle origini di Barbara Morgante, non corretta. Infatti l'ha definita "abruzzese di Turrivalignani" e la notizia è stata poi ripresa da agenzie e giornali. In verità il nuovo Amministratore delegato di Trenitalia, come detto, è nata a Livorno. A Turrivalignani è invece nata la madre Adriana. Comunque il presidente D'Alfonso in questa svolta nel mondo del trasporto ferroviario, che ha riguardato anche un altro abruzzese, Maurizio Gentile di Sulmona, amministratore delegato di Rfi, ha visto l'affermarsi di "una straordinaria consapevolezza da parte dei vertici dei due rami d'azienda fondamentali delle ferrovie". Linguaggio che ricalca lo stile del nostro presidente ma che può bene indicare quali siano le attese degli abruzzesi nei confronti dei due personaggi citati. Senza far torto però a Maurizio Gentile, c'è da dire che la nomina di Barbara Morgante assume aspetti diversi proprio per il fatto di essere la prima donna chiamata ad occupare una persona così importante e così carica di responsabilità. E' un bel messaggio che nasce anche dalla storia personale di Barbara Morgante e che dimostra come anche partendo da una realtà cittadina come quella teatina, affidandosi allo studio, alla applicazione e allo spirito di iniziativa si possono raggiungere traguardi eccezionali. Anche per questo Barbara merita davvero un posto d'onore tra i personaggi della teatinità.