Dalla Fontana luminosa alla Villa comunale, tre quarti dei palazzi che si affacciano lungo il corso principale della città sono cantieri aperti oppure hanno visto la loro ricostruzione terminata. Un risultato emozionante, quello con cui va in archivio il 2015, che vede 36 facciate del cosiddetto «Asse centrale» in via di riparazione o già riportate all’antico splendore, e «solo» 11 dei 47 edifici totali con vista sul corso ancora con crepe e puntellamenti. Bando ai trionfalismi, perché i lavori servono anche nelle zone più lontane dalla via principale, per evitare il rischio di quei set cinematografici con i villaggi fantasma del Far West con le facciate finte sulla main street.
I NUMERI Spicca il risultato del «corso stretto»: scendendo dalla Fontana luminosa fino ai Quattro cantoni, sul lato sinistro non c’è un solo palazzo che non sia stato toccato dalla ricostruzione e sul lato destro languono appena tre: la sede della Fondazione Carispaq nel cosiddetto Palazzo dei Combattenti; l’edificio che ospita il locale Spritz e prima ancora una farmacia oltre all’orafo Cavallo; il Museo di Santa Maria dei Raccomandati. Proseguendo, per quanto riguarda il tratto dei portici, sulla destra ancora da appaltare e preda dei rampicanti è la Biblioteca, sede della Provincia e del Convitto, mentre sono stati aggiudicati i successivi due mega aggregati consecutivi: quello della sede centrale ex Carispaq, del ristorante le Tre Marie e di tanti negozi, prima, e quello del Bar Commercio e altri locali commerciali e uffici, poi.
LAVORI A SINGHIOZZO Sempre nell’area dei portici, sulla sinistra lavori ancora a singhiozzo in un aggregato accanto al Nero Caffe e, appena dopo, in una delle sedi della Camera di Commercio. Arrivati alla piazza del Mercato, che occupa ovviamente il lato destro, sulla sinistra lavori ancora al palo nell’edificio dei vecchi magazzini Del Vecchio e anche al seguente che ospita La Luna e soprattutto il Bar Nurzia. Nell’ultimo tratto, intitolato non più a Vittorio Emanuele II ma a Federico II, il lato destro vede in attesa della svolta solo l’ultimo palazzo, quello che affaccia anche sulla Villa e che aveva un benzinaio al piano terra, mentre a sinistra si attende lo start per l’aggregato con farmacia, ottico Genitti eccetera. Cammino da proseguire nel 2016 con i 706 milioni stanziati dal Cipe il 23 dicembre, «un bel regalo di Natale» per la senatrice Stefania Pezzopane, che ringrazia «il sottosegretario Paola De Micheli e il governo per aver mantenuto l’impegno con i territori colpiti dal sisma». Valutando i numeri dell’Asse centrale, esulta anche l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano: «Cardo e decumano sono finanziati al 97% - fa notare - e a primavera ci sarà un pullulare di cantieri per restituirci entro il 2017 la parte centrale e più viva della città».