ROMA Fatica a Roma il commissario Tronca che chiude la metro e revoca il blocco del traffico. Contestato a Milano il sindaco Pisapia che ferma le auto mentre i colleghi dei comuni limitrofi lasciano correre. L’aumento delle polveri sottili spinge il governo a cercare una linea comune tra le amministrazioni locali. Il ministro dell’Ambiente Galletti si muove e, dopo averne parlato con Renzi, convoca per dopodomani una riunione con i sindaci e i presidenti di regione «per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti».
AGIRE
La presenza alla riunione del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dà il senso dell’emergenza e della volontà del governo di affrontare le questioni più spinose cercando una regia unica che permetta di affrontare un problema dovuto a particolari condizioni atmosferiche, all’inquinamento da noi prodotto e al surriscaldamento del pianeta. Bloccare il traffico a Milano e non nell’intera area metropolitana, rischia di essere poco efficace.
Così come non occorre agire solo sul trasporto, visto che solo un terzo dell’energia è consumata per la mobilità, mentre un’altro terzo è impiegata negli edifici dove i riscaldamenti - malgrado le temperature miti - viaggiano spesso ben oltre i venti gradi.
La necessità di una riunione del governo per affrontare l’emergenza smog era stata chiesta nei giorni scorsi da Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, che critica anche Beppe Grillo per i numeri dati «un tanto al chilo» e che attribuiscono al governo attuale (sbagliata anche la fonte) 68 mila morti in più nel 2015.
LIBRERIE
In attesa della chiusura di supermercati, librerie e tabaccai e l’arresto per chi produce Co2 - proposte contenute nell’ultima fatica editoriale del guru pentastellato Gianroberto Casaleggio - il governo prova ad affrontare l’emergenza e al tempo stesso, con il ministro Graziano Delrio, difende il proprio operato squadernando le misure contenute nell’ultima legge di stabilità e nel collegato ambientale. Misure resesi ancor più necessarie dopo le conclusioni a Parigi della Cop21 perchè - come sottolinea Realacci - è vero che molti dei parametri diventeranno attuali tra molti anni, ma la sfida tecnologica tra le imprese è già cominciata». Spazio quindi non solo all’ecobonus per ristrutturazioni edilizie, ma anche «misure più innovative di mobilità» per disincentivare gli automezzi inquinanti, Euro 2 o inferiori, che «finora godevano di un beneficio».
Misure che, secondo il ministro delle Infrastrutture, «si aggiungono alle risorse per il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale» (7 miliardi in due anni), ai contratti di programma con Anas (20 miliardi in 5 anni) incentrati su «manutenzioni straordinarie e completamenti, anziché su nuove strade». Al contratto di programma con le Ferrovie (8,2 miliardi), per il potenziamento dell'Alta velocità a Sud, del trasporto pubblico locale e del trasporto merci su ferro, «sino al piano per potenziare i nostri porti».
BRUXELLES
Recuperare in due anni il ritardo infrastrutturale che affligge il Paese è complicato, ma Renzi è convinto che la strada sia quella giusta e che l’Europa dovrebbe dare una mano ad attuare gli obiettivi di Parigi sottraendo gli investimenti dal calcolo del patto di stabilità. «Italia leader in molti settori della green economy», ha sostenuto di recente a Parigi il presidente del Consiglio facendo riferimento ad indicatori che pongono l’Italia ai primi posti in Europa per quantità di tonnellate riciclate e per numero di imprese-verdi.