PESCARA. Con l’anno nuovo la giunta Alessandrini introdurrà le targhe alterne per cercare di arginare il problema delle polveri sottili che attanagliano la città.
Dopo la limitazione del traffico alle auto con più di 15 anni, che a ben poco è servita, si tenta dunque una alternativa. Ma la novità non piace a Berardino Fiorilli, già vice sindaco della giunta Mascia con delega proprio alla viabilità e oggi promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
Con il ripristino delle targhe alterne, secondo Fiorilli, la giunta Alessandrini si preparerebbe «all’ennesimo flop» nella gestione dell’emergenza smog su Pescara.
Secondo lui se si vuole realmente scoraggiare l’uso dei veicoli privati, va data un’alternativa valida attraverso i mezzi pubblici, consentendo agli utenti di viaggiare gratis sugli autobus urbani a Pescara nelle ore di stop al traffico, esattamente come ha già fatto il Comune di Milano.
«La giunta Alessandrini viaggia ormai su un gommone in balia delle onde, in un mare in tempesta, senza la benché minima idea di cosa fare per sopravvivere – ha commentato l’avvocato Fiorilli -. Lo abbiamo visto la scorsa settimana quando l’assessore al traffico Del Vecchio ha pensato di ridurre il livello dello smog con un’idea geniale, quella di impedire il transito dei mezzi di vecchia immatricolazione, un fallimento annunciato. Una misura che non ha apportato alcun beneficio alla qualità dell’aria cittadina, ma, in compenso, ha mandato in crisi chi ha vetture più vecchie e che per cinque giorni non sapeva dove poteva o non poteva transitare, dunque un provvedimento fortemente discriminatorio nei confronti degli utenti più deboli e delle classi meno abbienti che non hanno alternative alla propria vecchia auto e sicuramente non hanno risorse per comprare un nuovo veicolo, per ottenere risultati assolutamente inesistenti. E ora ci prepariamo a un gennaio di fuoco con una nuova misura, ossia le targhe alterne, che, se poteva andare bene nel 2002, introdotta per la prima volta dall’assessore Armando Foschi, certamente è inadeguata nel 2016, quattordici anni dopo».
Secondo Fiorilli imporre le targhe alterne dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 non sortirà alcun effetto sulla popolazione che esce di casa per lavoro o per studio: alle 8.30 la gente è già in ufficio, in negozio o a scuola, alle 13 torna a casa per pranzo e prima delle 15 è già di nuovo in sede.
«L’unico vero disagio verrà arrecato a coloro che vengono a Pescara per shopping o per prestazioni sanitarie e che a questo punto diserteranno semplicemente la città, con un danno economico incalcolabile, a dimostrazione dell’incapacità decisionale di un sindaco e di una giunta assolutamente inadeguati. Una giunta che non sa neanche copiare ciò che fanno le altre città, ben più organizzate: per limitare l’uso dei veicoli privati, va incentivato l’uso del mezzo pubblico, rendendolo allettante e realmente competitivo, anche in termini di costi».
Lo sa bene la città di Milano che infatti, chiudendo il centro città al traffico privato, ha disposto l’uso gratuito dei mezzi pubblici, o anche Roma, dove, durante i giorni di stop alle auto, si viaggerà per ventiquattro ore su tutti i pullman e metro al costo simbolico di soli 1,50 euro.
Oggi l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ torna a chiedere alla giunta di prevedere l’uso gratuito dei mezzi pubblici nei giorni in cui applicherà la disciplina delle targhe alterne, uso gratuito che dovrà in primis coinvolgere studenti e lavoratori. Non solo: appoggiando la proposta del consigliere comunale Carlo Masci, l’associazione chiede anche che per il mese di gennaio si sperimenti il transito dei pullman sull’ex tracciato ferroviario, ossia la futura filovia, in modo da velocizzare e snellire tutto il traffico proveniente da nord e diretto verso Montesilvano.
«In caso contrario – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – ci prepariamo solo all’ennesimo mese di passione che sarà un nuovo fallimento per il sindaco Alessandrini».
Pescarabici FIAB chiede invece infrastrutture dedicate alla bici e promozione all’uso delle due ruote: «le misure "ecologiche" messe in atto in questi giorni da vari Comuni italiani, compreso Pescara, per contrastare la diffusione sopra i limiti normativi delle polveri sottili, sono solo “pannicelli caldi”. Bisogna che l’amministrazione riesca a mettere in atto interventi permanenti in grado di cambiare in modo strutturale le modalità di spostamento nel contesto urbano. E gli interventi strutturali del nuovo scenario sono il trasporto collettivo, pubblico o privato che sia, e soprattutto gli spostamenti in bicicletta, strumento strategico per rispondere in tempi rapidi e diffusi, e immediatamente praticabili, alla necessità di ridurre subito le emissioni di inquinanti e di CO2».
Tra le azioni strutturali proposte la nomina del Mobility manager; l'attuazione di un piano di deterrenza al furto bici, già approvato in consiglio; la realizzazione di ciclo stazioni e l'implementazione di stalli per le bici; una intensa attività di promozione della mobilità ciclistica; un arredo adeguato per la viabilità ciclistica; la realizzazione di indagini di mercato sul gradimento dell'uso della bici; l'installazioni di stazioni conta ciclisti, convegnistica dedicata alla mobilità ciclistica e forum permanenti.