ROMA «Finirà che dovremo rivedere il vecchio adagio. Da ”piove, governo ladro”, si dovrà passare a... ”Non piove, governo ladro”». Sbattuto sul banco degli imputati anche per l’emergenza-smog, palazzo Chigi vive con irritazione la nuova ondata di accuse «strumentali, pretestuose e immotivate» di Lega, Cinquestelle e Sinistra italiana.
«Tanto più», sottolinea il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, «che gli interventi contro l’inquinamento sono responsabilità esclusiva degli enti, io posso compiere un’opera di coordinamento per favorire l’omogeneità delle misure considerate migliori. Il governo, per abbattere le emissioni, ha già messo in campo con la legge di stabilità miliardi per bus eco-sostenibili, piste ciclabili, auto elettriche, ecobonus per le riqualificazioni energetiche. Le opposizioni ci accusano di aver agito in ritardo? Falso. E trovo vergognoso e degradante fare speculazione politica sulla salute dei cittadini».
L’OFFERTA DEL MINISTRO
In vista della riunione di domani, quando Galletti riceverà a Roma i sindaci e i governatori delle aree soffocate dallo smog, il ministro farà «uno sforzo aggiuntivo»: lancerà un fondo straordinario di 5 milioni, «immediatamente rifinanziabile», per aiutare e incentivare gli enti locali che adottano «scontistiche» sui biglietti di bus e metro. Obiettivo: spingere i cittadini a lasciare le auto a casa e a utilizzare i mezzi pubblici, sia in presenza di ordinanze di blocco del traffico (come a Milano), sia nel caso dell’adozione delle targhe alterne (ad esempio, Roma).
Il piatto forte del vertice di domani sarà il «confronto delle ricette» e delle «esperienze» compiute e adottate negli ultimi due mesi dai sindaci e dai governatori nei Comuni e nelle Regioni con picchi inquinanti oltre i limiti di legge. Galletti è intenzionato a «mettere a sistema», e in qualche modo a imporre, «le ricette risultate migliori», come quella adottata a Torino da Piero Fassino: un biglietto da un euro e mezzo per l’intera giornata, valido su tutti i mezzi pubblici e in tutto l’hinterland torinese. «Perché una cosa è certa», dice un tecnico del ministero dell’Ambiente, «non ha senso che una città decreti il blocco delle auto, quando il Comune limitrofo se ne infischia. Lo smog non conosce i confini comunali e neppure quelli regionali». Per dirla con Galletti: «Servono misure uniformi e coordinate sul territorio».
All’Ambiente sottolineano che la situazione «è senza precedenti». «Emergenziale». «Si è verificata una concatenazione di eventi atmosferici», spiegano, «del tutto imprevista, frutto dei cambiamenti climatici in atto. Dopo l’estate più calda della storia, stiamo vivendo la siccità più lunga di sempre. E poi basta vedere i venti gradi a New York o i meno cinque di Mosca, dove di solito in questa stagione si registrano trenta gradi sotto lo zero. Questo ci dice che dobbiamo essere pronti al riverificarsi di condizioni analoghe o peggiori. Per questo un ruolo fondamentale è affidato ai cittadini: a ogni sforzo istituzionale vanno abbinati nuovi stili di vita, come tenere i riscaldamenti bassi, usare i mezzi pubblici, puntare su auto eco-sostenibili, etc».
Matteo Renzi, di sponda con il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio, con la legge di stabilità ha inoltre messo in campo una serie di interventi (costo totale circa 20 miliardi in tre anni) per favorire il trasporto su ferro e su mare delle merci, la rottamazione dei vecchi bus inquinanti, le riqualificazioni energetiche, il car-sharing, le piste ciclabili. Il premier è determinato a ottenere dall’Unione europea, ricorrendo alle clausole per la flessibilità, la possibilità di non conteggiare nel deficit le spese per gli interventi infrastrutturali. Lo ripeterà anche oggi durante la conferenza stampa di fine anno, dove rivendicherà le riforme approvate e «un’Italia in cui l’economia finalmente cresce e le tasse calano».