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Data: 29/12/2015
Testata giornalistica: Mapero'
La Regione viaggia gratis

Un contratto capestro e un portafoglio vuoto. La Regione Abruzzo non ha i soldi in cassa e decide di applicarsi uno sconto del 20 per cento perché non ce la fa a pagare Trenitalia. E così alla vigilia di Natale, un po’ alla chetichella, decide di liquidare alla società di Ferrovie dello Stato l’82 per cento di quello che in effetti le spetterebbe, quindi 10.859.178,00 euro per i servizi resi nel terzo trimestre del 2015.

Niente, non ci sono i soldi: il fondo unico regionale non consente la copertura integrale delle obbligazioni, e non lo consente per la gravissima situazione economica dell’Abruzzo. La Regione da molti anni ormai stanzia meno soldi per il trasporto pubblico locale, e lo stesso fa il governo.

I trasferimenti dello Stato sono di minore entità e nel 2015 sono entrati nelle casse regionali dieci milioni in meno rispetto ai 51,5 milioni del 2014, e così sarà anche nel 2016 se non peggio. Un taglio così ingente è determinato dalle penalità applicate alla Regione a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi, come il miglioramento del rapporto costi-ricavi e l’aumento del numero dei passeggeri. Su quest’ultimo punto sembra però che la Regione riuscirà a recuperare almeno cinque milioni di euro. Ma per ora se la cava così: però lo sconto del 18 per cento, deciso con una determina dirigenziale del 24 dicembre scorso, consente solo di tirare un po’ il fiato, rispetto a un contratto sottoscritto ai tempi in cui Carla Mannetti era direttore dei Trasporti, che non era propriamente vantaggioso per l’Abruzzo. Ben presto però i soldi che mancano si dovranno trovare. E non sarà facile.

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