La targhe alterne non fermano le polveri sottili. Al contrario: lunedì le Pm10 sono aumentate. Tronca ha deciso dunque di non proseguire con il pari e dispari, ma di confermare per oggi l’Eco bit, vale a dire il biglietto giornaliero da 1,5 euro che consente di utilizzare il trasporto pubblico per tutta la giornata. Atac ha promesso più controlli ai tornelli e più bus. In sintesi: oggi niente targhe alterne (c’è però il blocco dei veicoli più inquinanti come le auto a benzina Euro 0 e 1), ma continua l’Eco bit.
CAOS
Restano le polveri sottili. C’è un dato che va a rendere più complicato il rompicapo per il commissario Francesco Paolo Tronca: se si fa un confronto con i lunedì precedenti, quando non c’erano limitazioni alla circolazione, si scopre che la situazione era meno grave. Per capire: lunedì 28 - il primo dei due giorni di targhe alterne - undici centraline dell’Arpa su 13 sono risultate fuorilegge. Il dato più preoccupante in quella di Cinecittà, con 92 microgrammi per metrocubo, quasi il doppio del limite di legge (50). Male anche Tiburtina con 76 e largo Preneste, con 67. Sono dati molto più alti di quelli del giorno precedente (domenica 27) quando le centraline fuorilegge erano state solo 5. Magari il lunedì è una giornata delicata. Può essere, però se si va indietro nel tempo in questo dicembre nero si scopre che lunedì 21, quando non c’erano targhe alterne e il traffico era maggiore perché le scuole erano ancora aperte, c’erano meno polveri. La centralina con i dato più alto, Cinecittà, era ferma a 75. Lunedì 14 dicembre: solo sei centraline fuorilegge e quella con i valori più significativi - la solita Cinecittà - registrava appena 65. In sintesi: le polveri sottili si confermano essere un nemico insidioso e sfuggente, difficile capire cosa sia necessario - nell’immediato - per sconfiggerlo.
AZIONI
Certo, a rendere meno efficaci le targhe alterne hanno contribuito l’alto numero di deroghe, i controlli non così massicci, l’età media dei bus alta che porta anche il trasporto pubblico a contribuire all’inquinamento, l’ampia fascia oraria in cui comunque si può circolare (dalle 12.30 alle 16.30), il fatto che fuori dalla fascia verde tutto prosegua come sempre. A chi lo accusa di avere fallito con la medicina più leggera - targhe alterne invece del blocco totale del traffico - Tronca può rispondere mostrando l’esempio di Milano, dove con lo stop di tutte le auto si sono ottenuti risultati assai modesti. Tutto vero, ma di fronte a una emergenza - 31 giorni consecutivi con la salute a rischio, il 30 per cento in più di pazienti negli ambulatori medici - Tronca non potrà limitarsi ad aspettare la pioggia. Oggi si svolgerà il vertice tra il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e gli amministratori locali. Qui il commissario illustrerà la situazione di Roma e insieme al Governo deciderà la linea da seguire. Cosa dicono le previsioni? Secondo i metereologi non vi saranno miglioramenti prima di Capodanno. Le mappe dell’Arpa - che ipotizzano giorno per giorno la diffusione delle polveri sottili - mostrano la mappa di Roma libera dalle Pm 10 solo il 2 gennaio. Intanto imperversa la polemica. I Verdi hanno diffuso un dossier in cui s’ipotizza un aumento del 7 per cento della mortalità a causa dello smog, «è come se venissero rubati 12 mesi di vita ad ogni romano». La Lista Marchini ha invece rilanciato l’allarme sui roghi tossici accesi nei campi rom.