Stop alle donazioni di sangue “tattiche”, programmate per la mattina del 31 dicembre, in modo da guadagnare l’esenzione dal lavoro a Capodanno e assicurarsi il cenone in famiglia. Gli uffici del Personale di Atac hanno respinto tutte le richieste presentate dai macchinisti della metro per assentarsi dal lavoro a San Silvestro con la scusa della solidarietà. Ma l’allerta per i turni speciali programmati il 31 dicembre resta alta. Tanto che per la prima volta il Comune, pare su indicazione diretta del commissario Tronca, sta pensando di far lavorare anche gli autobus (che a Capodanno si fermano da sempre alle 21) fino alle 2 di notte.
Il clima nella municipalizzata dei trasporti è sempre più teso. Tra macchinisti della metro e dirigenza ormai lo scontro è frontale. Nella sede di via Prenestina sono arrivate decine di richieste di congedi parentali e permessi ex 104. L’azienda è pronta a rifiutare le ferie a una cinquantina di conducenti, per mandarli alla guida dei convogli l’ultima notte dell’anno. Ma potrebbe non bastare. Si temono assenze dell’ultimo minuto. Per questo sono già state allertate le Asl per attivare eventuali visite fiscali.
MAXI-BONUS
E pensare che due giorni fa si è trovata un’intesa con i sindacati confederali per il compenso extra da elargire a chi lavorerà l’ultimo dell’anno. Non si tratta di spiccioli, soprattutto per chi dovrà guidare i treni nel turno di chiusura, che arriva fino alle 3 di notte (l’ultima corsa dai capolinea è alle 2.30): il gettone varia da un minimo di 200 euro e può superare i 300. Nel dettaglio: chi lavorerà dopo le 21 riceverà, oltre alla paga ordinaria, 80 euro più una giornata di retribuzione, in media 70 euro. A questi 150 euro ne vanno aggiunti altri 50 per chi verrà “comandato” a lavorare. A chi si offrirà volontario invece ne verranno corrisposti 100. E siamo quindi a 250 euro. É stata prevista anche un’indennità da 20 euro per ciascuna corsa in più che effettueranno i conducenti. Ne bastano 2-3 per sfiorare e superare i 300 euro.
Questo però non sembra avere convinto i macchinisti, che da mesi protestano contro il management dell’azienda e che ormai hanno rotto anche con i sindacati tradizionali, tanto da far chiudere la metropolitana anche quando a indire gli scioperi sono sigle ultra-minoritarie. Lo scorso anno, nonostante un accordo simile sui compensi extra, si presentarono in cabina di guida appena 7 macchinisti sui 24 necessari. E infatti la linea A viaggiò a rilento dalle 22.30 fino alle 3, con ritardi record di oltre mezz’ora proprio nelle ore di punta, con mezzo milione di romani e turisti in giro per la città. Questo è lo scenario che il Comune ora vorrebbe evitare, mettendo in strada anche gli autobus. Oggi è in programma un vertice con i sindacati per provare a trovare in extremis un’intesa anche per il compenso extra da elargire agli autisti del servizio di superficie
LA SELEZIONE
Ieri intanto l’azienda, come prevede la legge, ha messo a bando la ricerca di un manager per la poltrona di direttore generale, rimasta vacante da settembre dopo le dimissioni di Francesco Micheli. I candidati dovranno inviare il curriculum entro l’11 gennaio. In pole per l’incarico resta Marco Rettighieri, direttore generale di Expo.