PESCARA Da domani 1° gennaio rincareranno i pedaggi autostradali. Il ministero dei Trasporti deciderà oggi sulla percentuale dei rincari da accogliere in base alle richieste dei singoli concessionari. Le autostrade abruzzesi A24 e A25 gestite dalla società Strada dei Parchi del gruppo Toto ha chiesto un adeguamento del 4.70%, in ragione, ha spiegato in conferenza stampa l’amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori (nella foto), «dei criteri stabiliti dal bando di gara: un mix di parametri che si basano sull’incremento del tasso d’inflazione, sul totale degli investimenti effettuati, sugli ammortamenti e i costi di gestione». L’ingegner Ramadori ha ricordato che lo scorso anno il governo decise con «atto d’imperio», per via della crisi economica, di differire gli incrementi tariffari previsti imponendo un aumento dell’1,5% uguale per tutti i concessionari, e che su questo punto «Strada dei Parchi ha presentato ricorso ancora pendente davanti al Tar Lazio». Gli aumenti sono inevitabili, ha spiegato l’amministratore delegato. «Se li evitassimo potremmo anche essere accusati di danno erariale, dato che il 57% della tariffa finisce nelle tasche dello Stato, mentre il restante 43% va alla concessionario per investimenti e costi gestionali». La tariffa, 7,6 centesimi per chilometro, resta comunque sotto la media nazionale, ha aggiunto Ramadori, «nonostante quelle abruzzesi siano autostrade di montagna, e nonostante Strada dei Parchi sia l’unica concessionaria italiana a corrispondere un prezzo di concessione all’Anas pari a 55,9 milioni l’anno, oltre ai normali canoni». Nel periodo 2003-2015, calcola Ramadori, Strada dei Parchi ha versato alle casse Anas 670 milioni di euro, «soldi che certamente non sono finiti nella manutenzione delle strade abruzzesi», ha precisato, «e che sarebbero meglio utilizzati se restassero nelle nostre casse». Nello stesso periodo, ha aggiunto l’ingegnere, Strada dei Parchi ha investito 699 milioni comprensivo dei contributi ricevuti per le Complanari di Roma (170 milioni). Tra i nuovi investimenti previsti Ramadori ha citato il progetto di variante che porterebbe ad accorciare la Pescara-Roma di 30km (vedi intervista di lato ad Alfonso Toto) con interventi nei tratti Castel Madama-Torano e Cocullo-Popoli.