"Certo, certissimo, anzi probabile" scriveva Ennio Flaiano. E' che nel dubbio, nell'emergenza e soprattutto nella oggettiva difficoltà di dare una risposta alle tante voci che siedono attorno ad un tavolo, alcune simili altre totalmente opposte, trovare una sorta di placebo è forse la soluzione migliore. Insomma meglio il placebo dell'elettroshock che il vicesindaco Enzo Del Vecchio vuole fare ai cittadini perché si convertano finalmente, e anche giustamente, a una vita salutare fatta di uso di biciclette e mezzi pubblici. A meno che tutte le proposte messe sul tavolo non diventino realtà. Ma andiamo per ordine.
SI CAMBIA Certo, per la gran parte dei pescaresi abituati ad andare in auto anche dal parrucchiere sotto casa, sarà già scioccante ritrovarsi, tra due settimane, a girare con le targhe alterne. Lo hanno confermato il sindaco Marco Alessandrini ed Enzo Del Vecchio: da martedì 12 gennaio, seppur con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia, si parte e in città ci saranno solo targhe pari con le dispari che l'esclusività se la sono assicurata per il giovedì. Così sarà per tre mesi e se con l'Anas si troverà una soluzione le targhe "sbagliate" non potranno uscire in città neanche dall'Asse Attrezzato.
IL RISCALDAMENTO Certo il fatto che alla fine si punti il dito più sul riscaldamento di case e palazzi piuttosto che sullo smog lascia un po' sconcertati. Non che non sia una grande causa d'inquinamento, ma con il gelo in arrivo e un'ordinanza che impone a tutti, pubblici e privati, di non alzare il termostato sopra i 19, l'auspicio è che alla fine il clima sia clemente e che plaid e borse dell'acqua calda abbondino nei negozi. Ce ne faremo una ragione se questo ci farà vivere meglio, ma anche sapere, come le associazioni ambientaliste hanno chiesto, cosa si intende fare con le industrie che hanno autorizzazioni per imponenti emissioni, non dispiacerebbe sebbene apprezzabile sia anche l'imminente aumento della pulizia delle strade.
Ciò che davvero potrebbe portare sorrisi e dolori sono quelle idee ancora in discussione: pedonalizzare la Riviera e aumentare il pedaggio nei parcheggi perché, ha detto Del Vecchio, "non si può pagare per un posto auto tanto quanto per un biglietto giornaliero dell'autobus". Giusto. Purché prima che ciò accada si risolva il problema del trasporto pubblico tanto da farlo diventare così efficiente tra numero di corse, orari di passaggio e vicinanza ai necessari parcheggi di scambio, da far persino dimenticare che si possiede un'auto. Se per le piste ciclabili, con le scarse risorse, c'è dunque ben poco da sperare, tutto si gioca sul trasporto pubblico. Dovrà riuscire a calmare i già bollenti spiriti delle associazioni di categoria dei commercianti che il traffico veicolare in città ce lo vogliono e soddisfare chi vorrebbe vederlo sparire. A chi è nel dubbio resta da sperare che alla fine non si finisca per non prendere l'auto solo perché il parcheggio costa troppo.