«Dando il giusto peso ad alcuni titoli allarmanti e ai susseguenti commenti, è evidente che L'Aquila, fra i tanti punti di forza che ha, può annoverare quello di essere una delle città con la qualità dell'aria, in assoluto, migliore». Il sindaco, Massimo Cialente, rassicura i cittadini allarmati dopo la diffusione dei dati dell'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente che rilevano al 22 dicembre nell'aria del capoluogo definita «scadente», un valore di polveri sottili (Pm10) di 45 microgrammi al metro cubo su un limite massimo consentito di 50. Un fulmine a ciel sereno per gli aquilani, da sempre orgogliosi dell'aria pura del Gran Sasso. «Il 22 dicembre, in coincidenza con l'alta pressione persistente, le temperature rigide ed il conseguente continuo funzionamento dei riscaldamenti e con il traffico natalizio, sono stati registrati 45 microgrammi a metro cubo, un valore comunque al di sotto della soglia di pericolosità: di questi microgrammi, solo 27 sono riconducibili all'antropizzazione», aggiunge Cialente. L'aria cittadina è monitorata continuamente da tre stazioni di rilevamento dell'aria che si trovano ad Arischia, a San Gregorio, nei pressi delle case Ater e nel Parco Baden Powell di via Amiternum. «Sono convinto, da sempre che le notizie ricavate da dati scientifici debbano essere sempre affrontate con un minimo di informazione scientifica - aggiunge - L'Europa fissa il limite superiore di rischio delle polveri sottili, le pm2.5, a 50 microgrammi e metro cubo, una parte delle quali sono, naturali e presenti ovunque, l'altra, invece, legata all'antropizzazione, in particolare ai fumi di combustione degli impianti di riscaldamento, industriali, dei motori diesel o benzina».
I NUMERII dati riportati dall'Arta, tuttavia, registrano uno sforamento del valore pm10 sul limite massimo di 50, solo in 8 giorni durante il 2015, quando «la normativa vigente prevede che si debbano prendere provvedimenti, come ad esempio le limitazioni del traffico, nel momento in cui lo sforamento si verifica per più di 35 giorni», aggiunge l'assessore all'Ambiente Maurizio Capri che garantisce una situazione «costantemente monitorata». «Peraltro, L'Aquila, tra le città capoluogo d'Abruzzo, ha la qualità dell'aria migliore, e non solo in termini di pm10 - sottolinea- dal rapporto di Legambiente 2014 la nostra città risulta al 12esimo posto (il primo in Abruzzo) su 90 città capoluogo che hanno comunicato i dati, con valori medi di pm10 pari a 19 microgrammi al metro cubo, contro i 22 di Teramo (Chieti e Pescara non hanno fornito i dati)». «Nel rapporto di Legambiente 2015 L'Aquila è al 13° posto su 90 città capoluogo (al primo posto in Abruzzo) - sottolinea - sempre con valori medi di pm10 pari a 19 microgrammi a metro cubo, contro i 22 di Teramo e i 26,3 di Pescara, mentre Chieti non ha fornito i dati. Per quanto riguarda invece il 2015, ad oggi il valore medio annuo di pm 10 si attesta sui 20,19 microgrammi a metro cubo, con il valore limite annuo per la protezione della salute umana che non deve superare i 40».