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Pescara, 23/11/2024
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Data: 02/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Mattarella: evasione fiscale inaccettabile e troppi i giovani ancora senza lavoro. Pungolo del Colle nel primo messaggio di San Silvestro: fare di più per i deboli. Gli affondi su legalità, smog e immigrazione.

ROMA Il suo pensiero è rivolto più alla società civile che alla politica. Nel suo primo messaggio radiotelevisivo di Capodanno agli italiani (venti minuti scarsi), Sergio Mattarella traccia un bilancio in chiaro-scuro dell’anno testè conclusosi in cui lancia segnali di ottimismo e di fiducia, ma non tace davvero le cose che non vanno: dalla disoccupazione soprattutto giovanile all’evasione fiscale, dall’inquinamento ambientale all’illegalità. Insomma quello di Mattarella è un intervento a tutto campo, rivolto alla gente comune, senza concessioni alla retorica. E senza sconti per nessuno.
«L’occupazione è tornata a crescere», sottolinea il capo dello Stato. Ma non c’è da fare salti di gioia. «Questo dato positivo che pure dà fiducia - spiega - l’uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà di tante famiglie». E incalza: «Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani». Un lavoro che latita soprattutto nel Mezzogiorno (senza crescita del quale l’intero Paese resterà indietro). «Certo - ammette Mattarella - la condizione economica dell’Italia va migliorando». Ma ci sono molti elementi che «ostacolano la crescita».
E qui parte un affondo particolarmente duro contro l’evasione fiscale, che ritiene inaccettabile. Il Presidente cita uno studio della Confindustria (non del Tesoro) secondo cui l’evasione ammonta nel 2015 a 122 miliardi di euro, cioé il 7,5 per cento del Pil. Dimezzando l’evasione si potrebbero creare oltre 300mila posti lavoro.
LE MISURE

Altro monito sull’inquinamento, legato anche alle misure anti-smog. Spiega Mattarella: «Il problema dell’ambiente va affrontato con un impegno comune e sempre maggiore soprattutto da parte delle istituzioni nazionali e locali». Ma senza improvvisazioni o confusioni. E cita il blocco delle auto: «Si può chiedere ai cittadini di limitare l’uso delle auto private, ma naturalmente il trasporto pubblico deve essere efficiente. Purtroppo non è dovunque così». Né manca - come previsto - nel messaggio di Mattarella un forte richiamo al terrorismo fondamentalista che cerca di portare la sua violenza in Europa.
«Ci vuole impaurire e condizionare, non glielo permetteremmo - sottolinea il capo dello Stato - difenderemo le conquiste della nostra civiltà». Ma dobbiamo realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli delle terre medio-orientali e africane. Dal terrorismo all’immigrazione che - avverte Mattarella - è un fenomeno che nasce da cause mondiali e non ci si può illudere di rimuovere. «Si può, si deve governare», spiega. Ma come? La risposta è un mix di accoglienza e rigore. Ricorda la tragedia delle migliaia di annegati tra cui il piccolo Aylan. Bisogna lavorare per superare pregiudizi e diffidenze. «Ma chi si trova nel nostro Paese deve rispettarne le leggi e la cultura», soggiunge il Presidente. «Gli immigrati pericolosi vanno espulsi». C’è infine l’appello alla lotta alle mafie, alla legalità con la richiesta di correttezza, di trasparenza, di onestà. Rispettare le regole - spiega Mattarella - vuol dire attuare la Costituzione. Tutti siamo tenuti ad averne cura.

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