ROMA La svolta climatica tanto attesa per dissipare la cappa di smog che soffoca grandi e piccole città d’Italia sembra sia in arrivo. Qualche miglioramento a Milano l’hanno portato non i tre giorni di blocco totale del traffico ma un’aria più fredda e un leggero venticello che ha fatto abbassare i livelli di Pm10 sotto la soglia di allarme. E anche la pioggerella caduta ieri mattina a Roma fa sperare in un miglioramento nei livelli di inquinamento. Ma è soprattutto nelle previsioni meteo dei prossimi giorni che sono riposti tutti gli auspici: sono attese infatti neve al Nord, anche a bassa quota, e pioggia al Centro-Nord e in parte anche al Sud. Intanto, in Lombardia il bollettino dell’Arpa segnala che dopo 101 giorni di valori oltre i limiti, giovedì sono finalmente rientrati sotto la soglia dei limiti di legge. E da oggi l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente prevede «il rapido transito di una perturbazione atlantica che favorirà un ricambio della massa d’aria. Saranno possibili anche precipitazioni deboli sparse e nevischio sotto i 500 metri». In ogni caso, l’Arpa precisa che per il tipo di inquinamento che soffoca le città, gli effetti del meteo o di altri interventi devono essere valutati nel tempo. Tuttavia restano in piedi alcuni provvedimenti, come, a Roma, il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della fascia verde, dalle 7.30 alle 20.30 di oggi. Blocco disposto dal Commissario straordinario della Capitale, Francesco Paolo Tronca, che ha ribadito di mantenere la temperatura dei riscaldamenti di case e uffici a 18 gradi (a eccezione di ospedali, cliniche e scuole). I Verdi romani annunciando la presentazione di un esposto in procura, segnalano che il 2015 è stato «l’annus horribilis» per l’inquinamento nella Capitale, con sei centraline su 13 hanno che segnalato valori più alti per più di 35 giorni. A Napoli, il sindaco Luigi de Magistris ha deciso lo stop, a partire da oggi e per sei giorni, della circolazione e la riduzione del riscaldamento a 18 gradi per le abitazioni e a 17 per le fabbriche, e comunque per non più di nove ore di accensione sull’arco delle 24. A Torino - dove non sono stati varati blocchi del traffico, ma si è deciso di incentivare l’uso dei mezzi pubblici - si aspetta con ansia la perturbazione che proprio oggi, dopo più di due mesi di attesa, dovrebbe portare pioggia e forse anche un poco di neve nelle zone collinari. E per effetto delle condizioni meteo, l’Arpa Piemonte prevede che la media giornaliera di Pm10 scenda, in pianura, sotto la soglia dei 50.