PESCARA «Per non avere aumenti dei pedaggi ci sono due strade», dice il presidente della regione Luciano D’Alfonso, sollecitato da più parti a prendere posizione sulla vicenda dei canoni aumentati sulla A24 e A25: «O si azzera la gara del 2001 che stabilì la gestione privatizzata dell’autostrada per Roma e che venne aggiudicata a seguito di un preciso piano finanziario che contempla la gestione, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e un piano di tariffe in aumento annuale; oppure l’alternativa a questa è che il Tesoro rinunci ai 50 milioni euro l'anno che sono il canone che viene versato dal gestore autostradale. Una terza via, che potremmo provare a percorrere attraverso un confronto di merito, di cui intendo farmi carico, è quella di realizzare qualche forma di contenimento dei pedaggi mettendo in campo il piano dei lavori straordinari che il Parlamento ha ordinato alle società autostradali e in particolare a quella abruzzese in relazione al rischio sismico. Penso che si possa aprire in tal senso una trattativa idonea che coinvolga la Direzione generale vigilanza autostradale, ministero delle Infrastrutture, soggetto gestore e Regione». Ma per l’immediato D’Alfonso pensa alle esigenze degli utenti più colpiti, i pendolari, per i quali, dice il presidente della Regione «dobbiamo ottimizzare le procedure già studiate e mai applicate attraverso sistemi di abbonamento che possano comprimere i costi. Io ci lavorerò, ma gli abruzzesi devono sapere che il peccato originale risale al 2001 quando si stabilì la privatizzazione posta dall'Europa e fatta propria dall'Italia».
Il deputato di Sinistra italiana Gianni Melilla ritiene ingiustificati gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade e rivolge tre domande al governo che «si è affrettato a giustificare gli aumenti autostradali legandoli alla inflazione e a fantomatici investimenti». «Perché l'Autostrada dei Parchi», chede Melilla, «ogni anno prende aumenti superiori di 3 o 4 volte a quelli accordati alle altre concessionarie autostradali? Perché l'Autostrada dei Parchi è così trascurata e insicura ? Perché l'Autostrada dei Parchi è priva di stazioni di servizio per oltre 100 km, dalla stazione di Chieti-Pescara a quella di Magliano dei Marsi? E più in generale il Governo deve rendere conto agli italiani delle privatizzazioni fatte negli anni scorsi delle autostrade italiane tenendo conto che le concessionarie private hanno determinato che oggi per viaggiare in una qualsiasi autostrada costa più il pedaggio che la benzina».