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Pescara, 23/11/2024
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Data: 03/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
È stangata sui trasporti. Treni: aumenti fino al 3,5%. Il Codacons denuncia: «Quest’anno gli italiani spenderanno 1,4 miliardi in più»

ROMA Il nuovo anno si apre con una vera e propria stangata sul fronte dei trasporti: le famiglie spenderanno 1,4 miliardi di euro in più dello scorso anno. Il colpo, annunciato dall’associazione dei consumatori Codacons, sarà in parte ammortizzato dal fatto che nel 2016 il peso del fisco scenderà dello 0,6%. Ma per evitare una nuova stangata Iva bisognerà trovare 15 miliardi entro fine anno. Caro trasporti. Gli aumenti ci saranno per chi viaggia in auto ma anche per chi decide di spostarsi in treno o in aereo. «Agli incrementi dei pedaggi autostradali - scrive il Codacons -si sono aggiunti a partire dal primo gennaio scorso anche sensibili rincari per i treni. Non solo, Costa di più anche partire in aereo a causa dell’aumento dell’addizionale sui biglietti». Per le autostrade si registrano aumenti medi dello 0,86% ma per molte tratte i rincari sono solo sospesi e potrebbero essere sbloccati a breve. A ciò si aggiungono pesanti aumenti tariffari anche per i treni: per l’alta velocità sono scattati il primo gennaio 2016 rincari medi dei biglietti del 2,7% che raggiungono quota 3,5% su alcune tratte molto utilizzate dai viaggiatori come la Roma-Milano. Come se non bastasse, è aumentata di 2,5 euro anche l’addizionale comunale sui biglietti aerei, che porta il balzello a 9 euro a passeggero, 10 se si parte da Ciampino o Fiumicino». Il Codacons prevede aumenti per tutto il comparto dei trasporti e il presidente Rienzi vede nero: «Una vera e propria stangata si abbatterà sugli italiani». Il ministero dei Trasporti conferma che gli aumenti dei pedaggi autostradali riguardano solo 6 delle 26 tratte affidate in concessione, con un incremento complessivo di pedaggio, rapportato alla rete nazionale, dello 0,86%. «Le variazioni dipendono quindi dalla specifica convenzione di ciascuna società» scrive il Mit, che con una nota chiede a tutte le società concessionarie di autostrade «l’impegno a vantaggio dell’utenza di prorogare al 31 dicembre 2016 l’agevolazione tariffaria a carattere nazionale, relativa ai pendolari che percorrono l’autostrada, massimo 50 chilometri , per raggiunger e il posto di lavoro, scaduta alla fine dello scorso anno. Rischio stangata Iva. Secondo la Cgia di Mestre nel 2016 il fisco allenterà la morsa e, grazie soprattutto alla riduzione delle imposte sugli immobili, consentirà alla pressione fiscale di scendere dello 0,6%. Nel 2015, infatti, l’incidenza di imposte, tasse, tributi e contributi previdenziali sul Pil si è attestata al 43,7% mentre per l’anno in corso dovrebbe scendere al 43,1%. Ma per evitare una nuova stangata, entro la fine di quest’anno il governo Renzi dovrà trovare 15,1 miliardi di euro per «disinnescare» la clausola di salvaguardia introdotta con la legge di Stabilità 2015 altrimenti, dal 2017, subiremo un forte incremento dell’Iva. «Per l’anno in corso - spiega il coordinatore della Cgia , Paolo Zabeo - il fisco ci concederà una tregua. Tuttavia il carico fiscale rischia di tornare a crescere nelle regioni in disavanzo sanitario che, per sanare i conti, potrebbero essere tentate ad aumentare la tassazione locale». In attesa della riduzione dell’Ires dal 2017 e nella speranza che il governo mantenga la promessa di ridurre l’Irpef dal 2018, la Cgia ricorda che i contribuenti italiani beneficiano «in particolar modo» dell’abolizione della Tasi sulla prima casa e della cancellazione dell’Imu sugli imbullonati e sui terreni agricoli. Tra le misure a sostegno delle imprese introdotte con la legge di Stabilità appena entrata in vigore la Cgia ricorda il superammortamento al 140%. Grazie a questa misura le imprese che investiranno in beni strumentali avranno la possibilità di disporre di una riduzione di imposta di 580 milioni. «È una misura che va nella direzione auspicata» conclude Zabeo.

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