ROMA La pioggia è, finalmente arrivata, con tutte le sue promesse. E, soprattutto, tra molte aspettative. Il rientro nella normalità dei parametri invernali con venti, temperature più basse e precipitazioni, secondo addetti ai lavori e tecnici potrebbe sanare le criticità, anche gravi, che lo smog ha fatto registrare in molte città negli ultimi mesi. A giudicare dalle precipitazioni delle ultime ore, l’emergenza potrebbe essere superata. Il condizionale, però, rimane d’obbligo perché non sono ancora stati diffusi i dati aggiornati a ieri, e fino a venerdì i livelli delle polveri sottili misurate dalle centraline nelle aree urbane, in particolare a Roma e Milano, non erano ancora diminuiti. Anzi. Il nuovo anno, nella Capitale, secondo le rilevazioni di Arpa Lazio, si è aperto con i valori di dodici centraline su tredici ben al di sopra di quelli consentiti. Il picco di polveri sottili - Pm10 - si è avuto a Cinecittà con 118 microgrammi per metro cubo d’aria, tutti gli altri dati sono over 60, e il tetto è stabilito a cinquanta. Non solo. La tredicesima centralina non fa media perché la misurazione non risulta disponibile. Anche a Milano, per Arpa Lombardia, i valori, scesi a 36 l’ultimo giorno del 2015, sono tornati a salire a Capodanno, attestandosi tra un minimo di 68 e un massimo di 86.
L’EFFETTO DEI PETARDI
A influire sull’aumento degli inquinanti, per gli esperti, sarebbero stati i festeggiamenti della notte di San Silvestro, con fuochi d’artificio e giochi pirotecnici. Non una sorpresa. Molti comuni, Milano inclusa, avevano vietato l’uso di petardi e fuochi, appellandosi - non con eguale fortuna in tutte le zone - al buon senso dei cittadini, ma il desiderio di fare festa è stato più forte della coscienza civica e perfino della minaccia di nuovi limiti alla circolazione. I tradizionali botti aggravano l’inquinamento per la loro composizione e per il tipo di combustione. La contingenza del Capodanno, unita al maltempo con rovesci e temporali, però, mantiene alta la speranza.
Le previsioni dei tecnici sono positive. La pioggerella che ha bagnato Roma venerdì, ieri è stata sostituita da precipitazioni prolungate e più consistenti. E se i tecnici dell’Arpa, sempre ieri, hanno indicato a Milano condizioni meteorologiche positive per la dispersione degli inquinanti, per oggi e i prossimi tre giorni, annunciano una situazione «molto favorevole». Significativa per fare la differenza e liberare la città dall’inquinamento. Napoli intanto procede con il suo piano antismog, con altre cinque giornate di restrizione del traffico. Saranno i livelli delle centraline a determinare nuovi provvedimenti o la sospensione di quelli attuali. Dunque, di fatto, sarà il meteo.
IL METEO
Ancora leggere, sono arrivate le prime nevicate in Alto Adige, Veneto, nel torinese e tra Lombardia ed Emilia. In serata qualche fiocco è caduto anche a Milano. Non rimane che attendere. Le previsioni confermano, per le prossime ore, precipitazioni sparse e nevischio sotto i cinquecento metri. Le perturbazioni dovrebbero durare almeno fino all’Epifania. Quanto potrebbe bastare per spazzare via l’inquinamento.