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Pescara, 23/11/2024
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Data: 03/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Emergenza smog - Piove, via le polveri sottili dopo il picco di smog per i botti di Capodanno. I fuochi d’artificio fanno risalire il livello di inquinamento nelle città, poi la pioggia pulisce l’aria. Prima neve sulle Alpi

ROMA La pioggia è, finalmente arrivata, con tutte le sue promesse. E, soprattutto, tra molte aspettative. Il rientro nella normalità dei parametri invernali con venti, temperature più basse e precipitazioni, secondo addetti ai lavori e tecnici potrebbe sanare le criticità, anche gravi, che lo smog ha fatto registrare in molte città negli ultimi mesi. A giudicare dalle precipitazioni delle ultime ore, l’emergenza potrebbe essere superata. Il condizionale, però, rimane d’obbligo perché non sono ancora stati diffusi i dati aggiornati a ieri, e fino a venerdì i livelli delle polveri sottili misurate dalle centraline nelle aree urbane, in particolare a Roma e Milano, non erano ancora diminuiti. Anzi. Il nuovo anno, nella Capitale, secondo le rilevazioni di Arpa Lazio, si è aperto con i valori di dodici centraline su tredici ben al di sopra di quelli consentiti. Il picco di polveri sottili - Pm10 - si è avuto a Cinecittà con 118 microgrammi per metro cubo d’aria, tutti gli altri dati sono over 60, e il tetto è stabilito a cinquanta. Non solo. La tredicesima centralina non fa media perché la misurazione non risulta disponibile. Anche a Milano, per Arpa Lombardia, i valori, scesi a 36 l’ultimo giorno del 2015, sono tornati a salire a Capodanno, attestandosi tra un minimo di 68 e un massimo di 86.
L’EFFETTO DEI PETARDI
A influire sull’aumento degli inquinanti, per gli esperti, sarebbero stati i festeggiamenti della notte di San Silvestro, con fuochi d’artificio e giochi pirotecnici. Non una sorpresa. Molti comuni, Milano inclusa, avevano vietato l’uso di petardi e fuochi, appellandosi - non con eguale fortuna in tutte le zone - al buon senso dei cittadini, ma il desiderio di fare festa è stato più forte della coscienza civica e perfino della minaccia di nuovi limiti alla circolazione. I tradizionali botti aggravano l’inquinamento per la loro composizione e per il tipo di combustione. La contingenza del Capodanno, unita al maltempo con rovesci e temporali, però, mantiene alta la speranza.
Le previsioni dei tecnici sono positive. La pioggerella che ha bagnato Roma venerdì, ieri è stata sostituita da precipitazioni prolungate e più consistenti. E se i tecnici dell’Arpa, sempre ieri, hanno indicato a Milano condizioni meteorologiche positive per la dispersione degli inquinanti, per oggi e i prossimi tre giorni, annunciano una situazione «molto favorevole». Significativa per fare la differenza e liberare la città dall’inquinamento. Napoli intanto procede con il suo piano antismog, con altre cinque giornate di restrizione del traffico. Saranno i livelli delle centraline a determinare nuovi provvedimenti o la sospensione di quelli attuali. Dunque, di fatto, sarà il meteo.
IL METEO
Ancora leggere, sono arrivate le prime nevicate in Alto Adige, Veneto, nel torinese e tra Lombardia ed Emilia. In serata qualche fiocco è caduto anche a Milano. Non rimane che attendere. Le previsioni confermano, per le prossime ore, precipitazioni sparse e nevischio sotto i cinquecento metri. Le perturbazioni dovrebbero durare almeno fino all’Epifania. Quanto potrebbe bastare per spazzare via l’inquinamento.

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